Caso tamponi, la Lazio presenta ricorso al Collegio di Garanzia

Il presidente Lotito e i medici Pulcini e Rodia chiedono all'organo del Coni di annullare le inibizioni di 12 mesi inflitte a ciascuno di loro e l'ammenda di 200mila euro per il club
Caso tamponi, la Lazio presenta ricorso al Collegio di Garanzia© ANSA
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ROMA - C'è una coda al caso tamponi in casa Lazio. Il Collegio di garanzia dello sport ha infatti ricevulto il reclamo presentato dal club biancoceleste e dai dottori Ivo Pulcini e Fabio Rodia per le sanzioni ricevute (12 mesi di inibizione per ciascun medico e 200mila euro di ammenda per il club, con 12 mesi di inibizione per il presidente Claudio Lotito).

Il caso che ha portato alle sanzioni

La vicenda trae origine dall'asserita mancata comunicazione tempestiva alle ASL competenti circa la positività di alcuni calciatori a seguito dei tamponi 'cosidetti UEFA' in vista dei match di Champions League del 28 ottobre 2020 (Brugge-Lazio) e del 4 novembre 2020 (Zenit-Lazio del 4 novembre 2020), oltre che all'esito dei tamponi effettuati il 30 ottobre 2020 dal Laboratorio Futura Diagnostica di Avellino e per aver inoltre consentito, o comunque non impedito, ad alcuni calciatori, nonostante la positività ai suddetti tamponi, di allenarsi con il 'Gruppo Squadra'; infine, per non aver sottoposto al periodo di isolamento di almeno dieci giorni, in caso di asintomaticità, di alcuni calciatori. I ricorrenti chiedono all'organo del Coni presieduto da Franco Frattini di accogliere il ricorso annullando la decisione impugnata.


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