Immobile no limits: guida l’assalto della Lazio all’Europa

Ha segnato 20 gol in 30 gare nelle Coppe con la maglia biancoceleste: ora può staccare il suo maestro Inzaghi
Immobile no limits: guida l’assalto della Lazio all’Europa© ANSA
Fabrizio Patania
4 min

ROMA - Ciro no limits. Le gioca tutte, non ha un vice. Dopo Caicedo (ceduto) e Muriqi (bucato), il vuoto. Tare, amante dell’effetto sorpresa, ha tentato un’altra capriola, sposando il calcio di Sarri: trasformare un esterno d’attacco (Cancellieri) in centravanti. L’ex Verona, che pure aveva possibilità di giocare al posto di Felipe Anderson e non di Ciro, ieri era in palestra. Due giorni fa è stato colpito da un attacco influenzale e oggi Mau deciderà se convocarlo per portarlo in panchina o lasciarlo a riposo. Tocca a Immobile, capitano e bomber senza ruota di scorta. Un suo amico, qualche giorno fa, scherzava: «Si riposerà a novembre, quando inizierà il Mondiale». Domani sera, come al solito, guiderà l’assalto della Lazio, uscita dall’Europa League a febbraio: 2-2 nello spareggio con il Porto, appena retrocesso dai gironi di Champions. Non bastò il gol in apertura di Ciro, più veloce di Pepe, in una notte in cui si immaginava ancora la finale playoff per il Qatar con il Portogallo.

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Ventesima prodezza con la maglia della Lazio. L’aggancio a Simone Inzaghi, suo vecchio maestro e re dei bomber europei nella storia del club biancoceleste, oscurato dall’eliminazione. Ora gli basterà una sola rete per staccarlo e prendersi un altro record “all time” della Lazio in solitudine. Ha impiegato appena cinque anni per salire in vetta. Il 14 settembre 2017 il suo primo gol in Europa League, ad Arnhem con il Vitesse: finì 2-3, Ciro realizzò il 2-2 e poi servì l’assist per il guizzo decisivo di Murgia. Era entrato dopo l’intervallo per sostituire Caicedo. Precedente beneaugurante, trattandosi di olandesi. Con alcune sfumature. Inzaghi, all’epoca, aveva due centravanti da alternare. La Lazio, nel 2017/18, arrivò quasi in fondo, eliminata ai quarti dal Salisburgo. Immobile, ex aequo con Aduriz (Bilbao), chiuse con il titolo di principe dei marcatori di Europa League: 8 centri in 9 presenze, neppure a tempo pieno.

Immobile, i numeri

Il conto totale di Immobile nella manifestazione, a cui parteciperà per la quarta volta in sette stagioni con la Lazio, dice 15 gol in 25 presenze. Aggiungendo la Champions (5 reti in 5 partite nel 2020/21) si arriva al bilancio complessivo in Europa: 20 gol in 30 presenze. Rocchi e Nedved (12 gol) sono a distanze siderali come Chinaglia e Kozak (11). Si parla di tornei Uefa, esclusa Coppa delle Fiere e Coppa delle Alpi di inizio anni Settanta. Un nuovo primato dopo aver già raggiunto e superato la leggenda Piola alla voce gol totali con la maglia della Lazio (184). Gli ultimi due realizzati nelle prime cinque giornate di campionato, votate a un sano spirito di sacrificio: subito in 10 e costretti alla rimonta con il Bologna, di fronte alle big Inter e Napoli oppure all’osso duro Torino. Non ci sono state partite semplici o più alla portata, tipo Marassi, dove ha timbrato il cartellino e colpito un palo, sfiorando la doppietta.

Immobile, gli scenari

Il debutto con il Feyenoord ha un peso specifico rilevante. Impossibile rinunciare a Ciro. Sarri deve aprire bene il girone, poi vedremo come riuscirà a gestire il suo centravanti. La soluzione del falso 9, con Cancellieri o Pedro, potrebbe tornare utile in Danimarca. Qualche riposo servirà in prospettiva futura. Anche il ct Mancini lo aspetta e lo convocherà per Italia-Inghilterra del 23 a San Siro.


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