Lazio
Sarri (all.) 7
Lo scatto Champions con le firme di Pedro e Milinkovic, ma il suo vero segreto è la difesa: la Lazio non prende gol da 6 partite di fila per un totale di 565 minuti. Un muro.
Provedel 7
Quando non ci arrivano i centrali, ci pensa Ivan: evita il pari di Petagna con un colpo di reni, respinge il destro potente di Colpagni.
Lazzari 6
Discreto rientro, paga la fatica e un trauma al piede destro.
Lu. Pellegrini (38’ st) sv
Casale 6
Fatica a prendere le misure a Petagna, poi si assesta e va in discesa.
Romagnoli 6,5
Governa il reparto, non sbaglia mai scelta nel palleggio e quando deve intervenire.
Hysaj 6,5
Caviglia gonfia, ma non si vede. Si è preso il posto di titolare e non lo mollerà.
S. Milinkovic 7
Un’ora bruttina, poi si sveglia, lancia il contropiede da cui nasce la punizione che trasforma nel capolavoro del raddoppio. A quel punto comincia un’altra partita, giocando ai suoi livelli.
Cataldi 6,5
Bene, molto bene, per 30-40 minuti in cui garantisce ritmo e circolazione. Dopo l’intervallo la solita flessione atletica.
Vecino (26’ st) 6
Cambio utile per la gestione.
Luis Alberto 6
Per un tempo regala giocate sublimi, palleggia, si proietta avanti per il tiro. Dopo l’intervallo cala e la sostituzione, con Milinkovic in crescita, ci poteva stare. Non ci stava il “vaffa” a Sarri e la reazione plateale in panchina: mezzo voto in meno.
Basic (26’ st) 6
Sa correre, ecco cosa serve alla Lazio in vantaggio di due gol.
Pedro 7
Un altro guizzo da fuoriclasse, mettendoci intuito e furbizia, per spianare la strada a Sarri: è un gol pesantissimo. Un’ora di intensità e con spirito di servizio.
Immobile (20’ st) 6
Mau lo fa entrare in corsa. Mossa giusta per portare avanti il rodaggio dopo un mese di stop e quattro infortuni. Servirà, eccome, in volata.
Felipe Anderson 6,5
Gioca molto bene per un’ora, lega con i centrocampisti, rientra. Gli manca la conclusione e negli ultimi venti minuti, con il trasloco sulla fascia destra, avverte la fatica.
Zaccagni 7
Non parte benissimo, ma le sue sgommate sono decisive. Devono fermarlo con le cattive: costruisce l’azione del gol di Pedro, guadagna la punizione del raddoppio di Milinkovic, Di Gregorio gli nega il 3-0. Continuando così, il ct Mancini lo richiamerà.