Sarri scuote la Lazio: la frase sul match contro il Napoli accende Formello

Il tecnico biancoceleste è al lavoro senza i nazionali, e ha inviato ai suoi un chiaro messaggio: non va smarrita "la mentalità feroce" elogiata
Daniele Rindone
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Allena la Lazio e la sua caricatura. L’effetto Sarri non ha ancora risolto il difetto di una squadra che si diverte a fare la parte dell’Amleto. Mau, a Napoli, a mezza bocca ha pronunciato parole che spera non debba rimangiarsi: "La mentalità è stata feroce". Con la Lazio siamo nel campo della tattica, della forma fisica e della psiche. La pausa è servita per fare un primo lavaggio di cervello ai giocatori rimasti: "L’atteggiamento di Napoli è l’atteggiamento giusto". E’ il messaggio che il tecnico ha sottolineato. Vi vogliamo così, dicono tutti. Da Lotito e Fabiani a Sarri e ai tifosi. Mau non può vivere di rendita, lo sa bene, più volte è stato smentito: "Io spero che la mentalità sia sempre questa di Napoli, sarà il tempo a dircelo. Sappiamo di essere vulnerabili da questo punto di vista", aveva aggiunto al Maradona. L’attesa, aspettando la trasferta di Torino con la Juve, solleva una curiosità quasi morbosa. Quale Lazio si ripresenterà? Sarà in grado di ripetere la prestazione di Napoli? E in Champions come risponderà contro l’Atletico? "Alla fine tutto dipende dall’attenzione, dall’applicazione, dallo spirito di sacrificio. E’ frutto della mentalità con cui entri in campo", ripeteva Sarri sempre al Maradona ogni volta che gli rivolgevano domande relative alla prestazione e in particolare alla tenuta difensiva.

La continuità

I problemi della Lazio sono sempre gli stessi, non è mai troppo comodo guidarla. Giro di vite di mercato e rivoluzione d’organico non sono bastati per evitare certi cali improvvisi, la comparsa di quei difetti che spesso infestano le trame. La fiducia che decolla o precipita. La testa vuota, la pancia piena. Sarri sa che non può cantare mai vittoria, che deve stare sul chi va là e mettere tutti sull’attenti quotidianamente. I big match però hanno premiato spesso la Lazio l’anno scorso. Ha vinto contro tutte le big e il colpaccio di Napoli s’aggiunge alla collezione d’arte. Sarri nel 2022-23 è riuscito a battere Spalletti e il Napoli (al ritorno), Inzaghi e l’Inter (all’andata), Pioli e il Milan (all’andata), Gasperini (all’andata) e Allegri (al ritorno). Le imprese in campionato denotano un salto di qualità mentale, aspettando conferme. Nei big match la Lazio si carica, tutti danno tutto. Sarri è curioso di capire come la squadra esordirà in Champions. "Partite in Champions facili ne ho giocate poche, sarà un girone duro con tre stadi difficili. Vediamo di starci dentro, se giochiamo come stasera sarà più facile", è un altro dei passi sarriani raccolti nella notte del Maradona.

Il tempo

Le pause sono odiate da Mau, questa più delle altre. Avrebbe voluto lavorare con Kamada, convocato dal Giappone, lo ritroverà domani a Formello. Si è consolato indottrinando Guendouzi, provandolo con Luis Alberto, alternando Cataldi e Rovella. L’ex Juve aveva bisogno di completare il ricondizionamento atletico dopo l’infortunio con la Juve di fine luglio. Aspetta l’esordio, non è ancora avvenuto. Sarri solo da giovedì avrà tutti a disposizione, resteranno solo 48 ore per preparare l’assalto alla Juve. All’Allianz si giocherà alle 15 e martedì arriverà l’Atletico all’Olimpico. Sarri ha previsto una doppia seduta per domani, utile per accogliere i nazionali. Giovedì è previsto un allenamento pomeridiano, venerdì mattutino. Si lavorerà anche domenica, da sabato scatterà il primo mini-girone dantesco.

Il mercato

Non si ferma mai il mercato, quantomeno i rumors. Ne è rimbalzato uno legato all’attaccante esterno del Palmeiras, Artur. Ha 25 anni, è alto 1,68, è brasiliano. Ha segnato 5 gol in campionato e 5 in Libertadores. La Lazio fino all’1 settembre aveva cercato ali per evitare emergenze in caso di nuovi stop di Pedro. C’è anche Felipe in scadenza, ma Lotito conta di rinnovargli il contratto e Felipe di firmarlo.


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