Da Palop a Schmeichel, la storia dei portieri goleador in Europa

Le Coppe europee hanno regalato prodezze alla Provedel in passato. Nella lista anche Amelia a Livorno
Fabio Massimo Splendore
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Ci sono i miti, gli inarrivabili. I portieri goleador di professione. Il brasiliano Rogerio Ceni (129 reti), il paraguaiano José Luis Chilavert che segnò persino una tripletta e arrivò a 62. Il colombiano René Higuita (48 gol) e il messicano Jorge Campos (segnò 38 volte). Rigori e punizioni le specialità della casa. Se Ivan Provedel si gira e si guarda alle spalle, nel palcoscenico che è stato il suo, l’Europa, di colleghi goleador ne trova. Eccome se ne trova. Perché il gol del portiere ogni volta stupisce. Ed è giusto così. Ma la grande, fantastica storia del calcio ne ha visti. Senza mai perdere il gusto di meravigliarsi ed esaltare un gesto che - pur dentro l’evoluzione del ruolo, sempre più spinto a giocare con i piedi - resta un’eccezione.

Da Amelia e Ivankov, i portieri goleador

Primo compagno di gol un altro italiano, Marco Amelia, che con la maglia del Livorno partì in quarta al minuto 87 (di solito i portieri queste “pazzie” le fanno nei recuperi): a casa del Partizan, in uno stadio di Belgrado ovviamente rovente, nei gironi di Europa League, firmò un leggendario 1-1 di testa (colpita sporca, con incertezza del collega avversario annessa), mettendo un’altra gemma nell’anno in cui si era da poco laureato campione del mondo da terzo in Germania (quella rete la segnò il 2 novembre 2006). A “Cronache di spogliatoio” Amelia ha ricordato quella rete e il grande spavento sul volo di ritorno, che ruppe il motore e lasciò tutti al buio. Di gol europei dei portieri ce ne sono stati davvero tanti: di testa (i classici), di piede (i più rari), dalla propria porta (gli impossibili). C’è chi si è ripetuto più di una volta. E club che hanno avuto più di un portiere goleador. Dimitar Ivankov del Levski Sofia è un altro dei leggendari: segnò 37 reti e 4 volte colpì nelle coppe continentali: nel 1999 all’Hajduk Spalato nel primo turno di Europa League, nel 2000 all’andata e al ritorno del preliminare di Champions contro l’F91 Dudelange, e nel 2002 segnò al Brøndby, ancora nel primo turno di Europa League.

Butt incubo della Juventus

Han Jorg Butt battezzò due volte e in entrambi i casi la Juventus, con maglie diverse: il 13 settembre 2000, nella prima giornata dei gironi di Champions, timbrò il 3-3 su rigore dell’Amburgo battendo Van der Sar (finì 4-4, era la Juve di Ancelotti). Un anno e mezzo dopo, il 12 marzo del 2002, nella seconda fase a gironi segnò il momentaneo 1-0 del Bayer Leverkusen che poi vinse 3-1, battendo stavolta Buffon, giovane e appena giunto alla Juve di Lippi. A proposito di prodezze ripetute Vincent Enyeama, portiere nigeriano dell’Hapoel Tel Aviv, segnò tre volte dal dischetto in Europa: estate 2009 (contro l’FK Teplice in Europa League), agosto 2010 (nello spareggio Champions con il Salisburgo contribuì al passaggio dei suoi) e pochi mesi dopo, il rigore nella fase a gironi conquistata non evitò il ko per 3-1 con il Lione. Sono gli anni in cui lo Standard Liegi ha un portiere che sa emulare il collega passato di lì 22 anni prima: nell’86-87 Bodart segnò la rete del pareggio dei suoi con lHNK Rijeka che valse la qualificazione al turno successivo di Europa League. Nel 2009, Sinan Bolat, sempre con i belgi, al 4’ di recupero e sull’1-0 per l’AZ Alkmaar, volò più in alto di tutti segnando di testa e passando il turno di Champions.

Le leggende Palop e Schmeichel

Yuri Zhevnov del Bate Borisov segnò in modo rocambolesco nel primo turno preliminare di Europa League: a casa della Dinamo Tblisi (era il luglio del 2004), rinviò dalla porta e complice il campo bagnato, con due rimbalzi maldestri beffò Zoidze dall’altra parte. Eloy Casals segnò di piede con gli andorrani del Santa Coloma: nel secondo turno prelimiare di Champions, l’8 luglio 2014, colpì in mischia al 94’ stoppando e tirando una sassata che non lasciò scampo al rivale del Banants. Quel gol in trasferta valse comunque la qualificazione nonostante il ko per 3-2. Chiudono la rassegna dei portieri bomber d’Europa due leggende: Andres Palop che su calcio d’angolo, di testa, andò a raccogliere il cross di Dani Alves nel 2007, agli ottavi di finale di Coppa Uefa: in virtù di quel 2-2 a casa Shakhtar arrivarono i supplementari e il Siviglia vinse 3-2, per poi ad alzare la coppa. Per finire Peter Schmeichel, totem dello United (il papà di Kasper): era il 26 settemre 1995 e all’88’ del match per i sedicesimi di Europa League mise le ali su un angolo di Giggs battendo il portiere del Rotor Volgograd: ma era ad Old Trafford e la rete ospite (finì 1-1) premiò i russi.


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