Lotito e il caso scommesse: "I 40 nomi? No a criminalizzare in anticipo"

Il presidente della Lazio parla della situazione e spiega: "Nel nostro club ci prendiamo cura non solo dell'atleta, ma anche dell'essere umano"
Lotito e il caso scommesse: "I 40 nomi? No a criminalizzare in anticipo"© ANSA
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ROMA - Il caso scommesse tiene banco nel mondo del calcio italiano. E Claudio Lotito, presidente della Lazio, a margine del congresso di Medicina del calcio tenutosi oggi allo stadio Olimpico e organizzato dallo stesso club biancoceleste, ha parlato della situazione: "Nessun caos, dobbiamo rimanere con mente fredda e piedi ben saldi. Vediamo quali sono gli elementi veri, attuali, formali e sostanziali che emergono dalla carte e dall'autorità giudiziaria, e sulla base di questi faremo le nostre considerazioni. Si parla di 40 giocatori coinvolti? I latini distinguevano tra 'dicunt', dicono, e 'dicitur', si dice, si parla. Andare a criminalizzare preventivamente una situazione per me è sbagliato, vediamo di cosa stiamo parlando. Se prendiamo un giocatore che gioca al videopoker è una cosa, se gioca altro, è un'altra".

Lotito e il caso scommesse: "Alla Lazio curiamo anche l'essere umano"

"I giocatori dovrebbero essere più seguiti dalle società o di procuratori? La Lazio cura non solo l'atleta ma l'essere umano a 360 gradi, per far sì che sia un portavoce di aspetti valoriali, non solo di risultati sportivi materiali. Poi purtroppo dipende dalle persone: in una famiglia con quattro figli, magari tre si comportano in una certa maniera e uno purtroppo no. Io mi auguro che per quanto ci riguarda i miei giocatori siano fuori dal meccanismo di deviazione dell'utilizzo della propria professione per questo tipo di attività. Punto, poi se uno va giocare alla roulette a Montecarlo...".


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