Un papà con il contratto a tempo determinato. Ma è un discorso che oggi lo tocca fino a un certo punto. Gli occhi e i pensieri sono solo per la piccola Helena. Sarebbe strano se fosse il contrario. È diventato da poco padre, Felipe Anderson, si sta godendo la bambina che la moglie Lohanne Nascimento ha dato alla luce lunedì. Prima o poi, però, dovrà prendere una decisione riguardo il suo rinnovo (o non rinnovo) di contratto con la Lazio.
Lazio-Felipe Anderson, trattativa per il rinnovo
È in scadenza a giugno e, rimanendo in questa condizione, tra poche settimane sarà libero di accordarsi con altri club per la prossima stagione. Un'eventualità che vorrebbe scongiurare il presidente Lotito, che proprio pochi giorni fa ha assicurato di continuare a puntare su "Pipe", il figliol prodigo tornato a Roma dopo le esperienze al West Ham e al Porto per diventare un punto fermo del progetto tattico di Sarri, tanto da non aver saltato una sola partita con il tecnico (114 su 114): «Lui è un ragazzo d’oro, con il quale ho un’affinità elettiva, c’è un bel rapporto e da parte mia e della società c’è totale disponibilità nel rinnovare il contratto al ragazzo». Dando seguito a queste parole, il patron biancoceleste ha messo sul piatto un'offerta da 3 milioni di euro più bonus (circa 3,5), superiore alla precedente di 2,8 complessivi. Ma l'agente del brasiliano, sua sorella Juliana Gomes, ha preso ancora tempo per capire quale possa essere la soluzione migliore per il fratello.
Sirene saudite e brasiliane per Felipe Anderson
D'altronde, non mancano le società che sarebbero interessate a un Felipe Anderson a parametro zero. Su tutte, c'è l'opzione Arabia Saudita, che consentirebbe al 30enne di appesantire il proprio portafoglio in questo momento di carriera. Subito dietro, poi, ci sono le possibilità (meno probabili) di un rientro in Brasile: il Santos lo riaccoglierebbe a braccia aperte, non lo ha mai nascosto negli ultimi mesi. E adesso si è aggiunto il Palmeiras, come confermato da vari esperti di mercato sudamericani nelle ultime ore. Tante opzioni tra le quali poter scegliere, anche se per ora non è arrivata una vera e propria offerta (tecnicamente solo da gennaio potranno essere firmati eventuali precontratti per la stagione 2024-2025): «Sono arrivati molti sondaggi, devo prendere la decisione giusta. Mia sorella è in contatto con i club. Io ora penso alla Lazio», aveva detto intorno alla metà di ottobre il brasiliano. La situazione non è ancora cambiata e il conto alla rovescia si è ridotto. Da parte della società c'è sempre l'intenzione di proseguire insieme, ma se non arriverà un passo avanti anche da parte del brasiliano, allora le strade si dovranno inevitabilmente dividere.
Il rendimento di Felipe Anderson con Sarri
Nel caso, su quella fascia si punterà forte su Isaksen, arrivato in estate per 16 milioni (bonus compresi) e ancora in "fase di apprendistato" con Sarri (appena 229 minuti totali, solo Pellegrini con 222 ne ha meno, escludendo chi ancora non ha esordito in stagione). In attesa che il danese completi il suo processo di inserimento, il padrone indiscusso della corsia destra rimane Felipe Anderson: finora ha segnato un solo gol, quello contro il Sassuolo, ma pure l'anno scorso, allo stesso punto della stagione, era arrivato a 2 (per poi chiudere il campionato a 9). Si è rivelato più decisivo con gli assist, ben 5 contando i match di campionato (4) e Champions League (1). In Serie A sono arrivati con Napoli (2), Torino e Atalanta, mentre in Europa proprio nell'ultima gara con il Feyenoord, quella che ha permesso a Immobile di sbloccarsi e segnare il suo duecentesimo gol con la maglia della Lazio. Insomma, il brasiliano ha continuato a fare il suo lavoro, a dare tutto per la squadra. Anche con il contratto a tempo determinato. Un aspetto da affrontare il prima possibile, subito dopo essersi goduto questi primi giorni della piccola Helena.