Lotito: "Io romanista e la Lazio feudo della Juve? Vi svelo tutta la verità"

Il presidente biancoceleste ha parlato all'evento per i 40 anni dell'inno del club: ecco cosa ha detto
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Da anni gira la leggenda che il presidente della Lazio Claudio Lotito sia romanista. Tra i tifosi continua a girare questa voce, e il numero uno biancoceleste ha ribadito ancora una volta la verità sulla questione.

Lazio, le parole di Lotito

Queste le sue parole all'evento per i 40 anni dell'inno della Lazio: "È una leggenda metropolitana. Sono laziale da quando avevo 5 anni. Avevo una tata che quando mi portava in giro incontrava fugacemente il suo fidanzato, che tra l’altro faceva il panettiere. E lui, forse per distrarmi, mi chiese di che squadra fossi e poi mi disse: “tu devi essere della Lazio!”. E così diventai della Lazio. Come nasce la storia del Lotito tifoso della Roma? Io chiaramente frequento la famiglia Mezzaroma per rapporti familiari, visto che sono il genero. E come sapete la famiglia Mezzaroma è romanista sfegatata. Quindi in casa era una guerra continua tra me e loro. Più di una volta sono andato a vedere le partite all’Olimpico in compagnia di mio suocero, così come lui veniva a vedere le partite della Lazio. Storace in radio una volta disse che io sono romanista perché mi aveva visto in tribuna quando c’erano le partite della Roma. Se io fossi stato romanista non ci avrei messo la passione, la determinazione, e non avrei sopportato tutto quello che ho sopportato e ancora continuo a sopportare".

Lotito: "Lazio feudo della Juve? Ora noi prendiamo da loro"

Lotito ha anche parlato dei rapporti con la Juve: "La società gode di buona salute. Siamo un punto di riferimenti nei fatti. Parliamo poco ma cerchiamo di fare i fatti. Non c’è stato mai un riferimento certo nella società, il padrone che dice io ci metto la faccia e combatto per la Lazio. Faccio un esempio pratico. Noi eravamo un feudo della Juve, prima prendevano i giocatori da noi, adesso succede il contrario". 


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