Tentazione umanissima quella di Lorenzo Insigne. Se lascerà Toronto farà di tutto per tornare in Italia. E quale miglior club della Lazio potrebbe fare al suo caso? Sarri gli ricorda i bei tempi di Napoli, i grandi colpi e la Grande Bellezza. Immobile gli ricorda gli inizi a Pescara, sotto la guida di Zeman, anche le giornate trascorse in Nazionale, le estati vissute con le famiglie. Lorenzinho, a 32 anni, è chiamato ad una nuova scelta di vita. C’era una volta l’America nel suo futuro, non c’è più. Il campionato del Toronto si è concluso con un ultimo posto. Insigne ha giocato solo una delle ultime cinque partite. A fine ottobre è entrato in collisione con un tifoso. La sua famiglia già da tempo spingeva per tornare a casa, i tormenti calcistici stanno accelerando il rientro. Vuole rilanciarsi alla grande.
Insigne-Lazio, la situazione
Insigne si è affidato alla You First, scuderia di assi in continua espansione. E’ il gruppo che gestisce Luis Alberto. Due suoi rappresentanti, Miguel Alfaro e Alessandro Favaro, stanno lavorando per esaudire il desiderio di Lorenzo di rigiocare in Serie A, poco più di un anno dopo l’addio. Con la Lazio storicamente c’è un canale aperto, possono spuntare altre piste. Il mercato è fatto di abboccamenti. Con i biancocelesti non si sono ancora aperti colloqui, ma la volontà di Insigne di tornare in Italia e la necessità di Sarri di avere un’ala in più possono coincidere. Mau, a fine ottobre, ha rivelato il limite che ha riscontrato in attacco: «Ci manca un esterno bravo ad andare senza palla sulla profondità. Quando troviamo squadre che ci mandano uomo contro uomo è chiaro che faciliti l’aggressività avversaria, ma la aggiri attaccando alle spalle». Felipe e Zaccagni stanno incidendo meno. Pedro gioca part-time. Isaksen è senza posto. Insigne è il modello di ala sarriana.
Occasione per gennaio ma solo a determinate condizioni
La pista sarà valutata se la sua partenza diventerà un’occasione concreta già per gennaio. Ma per esserlo c’è bisogno di condizioni favorevoli. Lorenzo ha il contratto in scadenza nel 2026, la MLS usa pubblicare gli stipendi dei giocatori. A maggio era stato indicato in 7,5 milioni il suo ingaggio, ma era al netto degli accordi interni di marketing. La cifra totale è 11,5 milioni, da fantacalcio. Insigne a Toronto ha vissuto e guadagnato per un anno e qualche mese, per tornare in Italia sa che deve abbattere il suo stipendio. Non basta, serve che il Toronto lo ceda in prestito a meno che non si arrivi ad un accordo di risoluzione consensuale. Sono scenari ipotetici, non ancora vagliati tra le parti. E’ immaginabile che presto ci sarà un confronto. L’idea di Insigne è partire a gennaio. Il Toronto lo ha preso a zero, il matrimonio non ha funzionato, il club potrebbe risparmiare i due anni e mezzo di contratto rimanenti.
Lazio, il piano di Sarri e Fabiani per il mercato
La Lazio. Veniamo alla Lazio. Sarri e Fabiani hanno già fatto un punto di mercato. Si lavorerà per piazzare Gila e Basic, sarebbero disposti a partire. Per ogni partenza ci sarà una sostituzione, dunque potrebbero arrivare un centrale e una mezzala. A Formello non si esclude l’arrivo di un attaccante esterno in più, ma dev’essere un’occasione. Se capiterà un rinforzo conveniente, un prestito a zero, magari uno svincolato di lusso, il diesse Fabiani si farà trovare pronto. La Lazio, se non a gennaio, a giugno dovrà rivalutare il futuro di Pedro. L’ha detto lui, a fine stagione parlerà con Lotito e Sarri: deciderà se continuare o meno. Ha un contratto che prevede il rinnovo automatico fino al 2025, scatta alla 25ª presenza. Lotito non fa prigionieri. Pedro a luglio compirà 37 anni, è tentato dall’idea di chiudere la carriera in Spagna. Pedro è stato un colpo in stile Klose così come Leiva. Chissà che non possa esserlo anche Insigne. Sempre che sia possibile. Intanto la Lazio e Sarri vigilano.