Lazio, Luis Alberto e Immobile in difficoltà: cosa sta succedendo

Finora un solo assist per Ciro, un feeling che sta funzionando meno
Daniele Rindone
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Erano l’uno in braccio all’altro. Luis Alberto e Immobile, la coppia perfetta per assist e gol. La reciproca escalation negli anni li aveva portati a diventare re degli assistman (il Mago) e re dei cannonieri (Immobile). Il memoir dei loro colpi è nella storia recente della Lazio. Alla squadra di oggi mancano i migliori Luis e Ciro, a Madrid apparsi meno collegati nelle giocate. Lo spagnolo era agitato, dopo alcune conclusioni sballate si è irritato, è sembrato stizzito. Soprattutto dopo quella cavalcata a sinistra che l’ha portato a servire il pallone dentro l’area. Forse era indirizzato a Guendouzi e Pedro, stavano alle spalle di Immobile. Ma la traiettoria ha raggiunto Ciro e il capitano ha colpito al volo, mandando il pallone fuori. Luis ha tirato un calcione contro un cartellone pubblicitario. Anche in altre occasioni è apparso inquieto, le difficoltà della Lazio di segnare hanno creato nervosismo in tanti.

Luis Alberto e Immobile, feeling da ritrovare

Luis e Ciro è da un po’ che non riescono a trovarsi come ai bei tempi, l’anno scorso avevano inciso gli infortuni di Immobile, più volte ai box. Immobile ha sempre consacrato l’arte del Mago, il modo in cui gli serviva palloni d’oro. Quanto mancano quelle traiettorie in verticale. Alla massima potenza sono due top player invidiatissimi. Per risolvere la crisi del gol servirebbe riaverli entrambi scintillanti, ispirati e determinanti. Luis ha servito solo un assist a Immobile quest’anno, contro il Lecce alla prima giornata. Da lì in poi non si sono più ripetuti, l’asse è rimasto incompiuto. Tutta la squadra è sfigurata rispetto all’anno scorso, al momento migliore della rincorsa Champions. Eppure il Mago era partito benissimo, come mai in passato. Tra agosto e ottobre è stato un trascinatore, un vicecapitano esemplare. Spiccava per rendimento, corse e rincorse, gol (tre fino a metà ottobre) e assist (tre tra campionato e Champions). L’ultimo colpo risale a Sassuolo-Lazio del 21 ottobre scorso (segnò il raddoppio). Da allora non s’è visto più il miglior Luis. Nel derby ha colpito quella traversa parabolica, altre tracce incisive non ne ha regalate. Aveva saltato Salerno per squalifica, si era fermato per un allarme muscolare prima della Coppa Italia. Sarri ha parlato di lui a Madrid: «Luis per noi è importantissimo, è stato fuori pochissime partite, una per squalifica, uno perché acciaccato e quindi ha riposato». Impulsi e scariche di adrenalina devono diventare carica positiva. Luis è stato spesso decisivo contro l’Inter: è stato coinvolto in tre gol nelle ultime quattro volte che ha incrociato i nerazzurri (una rete e due assist). Magari Inzaghi lo ispirerà.


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