Lazio, Sarri il vero Special derby
La maturità. La testa, il cuore, i muscoli, le gambe. Gente che difende, che lotta, che sfreccia, gente che punge. La Lazio è tornata solidissima. E’ matura, sa quando dev’essere prudente e quando spregiudicata. In difesa, tutto fila liscio. Chiunque giochi. Alla Roma non ha lasciato che briciole di tiri, alcuni improbabili. E’ stata brava a non sporgersi, a equilibrare il pressing, ad alzarsi a fine primo tempo, a martellare e stuzzicare fino alla fine. Sarri ha scelto una gestione oculata, la partita non è mai stata caotica, sofferta. Ha lavorato sulla personalità, sulla continuità, sulle teste dei suoi uomini. Giocano tutti nella stessa partita e tra una e l’altra. Giovani e non. E’ stata una Lazio ordinata, vibrante e palpitante sul piano agonistico, affiatata e versatile. Ringrazia Zaccagni e benedice un altro piccolo grande eroe. Christos Mandas, 22 anni, il portiere greco, da terzo a titolare nel derby al posto di Provedel. Con la parata su Belotti, al minuto 86', l’unica parata sull’unico vero tiro della Roma, è assurto allo stato di mito davanti agli occhi attoniti di Mou, ko quattro volte contro Mau. Il vero Special derby.