Sarri e l’invito a cena alla squadra: un patto per la Lazio

Ieri sera il tecnico e lo staff si sono ritrovati con i giocatori, una mossa per ritrovare leggerezza e motivazioni
Carlo Roscito
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ROMA - A cena fuori, provando a infilare nel menù un finale di stagione allettante. Sarri non allenta la presa, vietato mollare e doveroso rilanciare, come ha fatto intuire anche dal ds Fabiani. Il campionato non è finito e in più ci sono le soddisfazioni da ricercare nelle altre competizioni. Il tecnico, dopo il confronto andato in scena a Formello martedì, ha concesso una giornata di riposo alla squadra aggiungendo al programma la serata trascorsa insieme. Davanti c'è il big match con il Milan, poi il ritorno-impresa con il Bayern Monaco: cinque giorni bollenti da cui si può uscire ancor più scottati oppure con il fuoco dentro. La rincorsa all'Europa in Serie A, il palcoscenico della Champions, la semifinale di Coppa Italia. C'è tempo e modo per rientrare in pista e tentare uno sprint ambizioso su tutti i fronti. Il "modo", stando all'iniziativa proposta dal tecnico, può essere anche la cena di ieri a cui ha partecipato l'intera rosa. Solo staff e giocatori, niente dirigenti. Una mossa distensiva come nuovo tentativo di reset mentale per alleggerire le tensioni e ritrovare energie fisiche e mentali, necessarie dopo la sconfitta con la Fiorentina e alla vigilia di due partite così toste e delicate. La chiave psicologica: stare insieme, riscoprire il senso del gruppo e il gusto del divertimento.

Lazio, due allenamenti prima del Milan

Per la sfida con i rossoneri tutto in ventiquattro ore e in due sedute: valutazioni sulla stato di forma, prove tattiche e scelte di formazione. Prima di tirare le somme si deve fare la corsa a ostacoli tra le sottrazioni dell'infermeria. La squadra si ritroverà oggi, è prevista una doppia rifinitura (11.15 e 15.15), le sgambate serviranno come spunto di riflessione e ulteriore spinta emotiva. Le convocazioni da escludere sono quelle di Rovella (sicura) e Patric (probabile, oggi si decide). Il regista ha saltato per squalifica la trasferta di Cagliari e le successive gare per la pubalgia: non ha recuperato così come lo spagnolo, alle prese con problemi alla zona pubica da Lazio-Bologna. Non preoccupano particolarmente Marusic e Isaksen, sostituiti all'intervallo a Firenze. Domenica erano stati gestiti, oggi dovrebbero riaggregarsi, anche se lo staff tecnico potrebbe risparmiargli l'allenamento mattutino.

Lazio, mezza difesa in infermeria

Le riflessioni riguarderanno gli acciaccati, non sono pochi. Provedel, Casale e Romagnoli hanno accusato attacchi influenzali prima e durante il confronto con la Fiorentina: la criticità dovrebbe essere rientrata, la speranza è che tutti e tre possano rispondere presente per domani. Al centro della difesa si rivedrà Gila, che ha scontato il turno di squalifica. Sotto osservazione restano Zaccagni e Vecino, rientrati in corsa lunedì: arriveranno alla partita con il Milan con tre allenamenti in più nelle gambe. Le considerazioni riguardano soprattutto l’esterno, da valutarne l’impiego dopo i 45 minuti con i viola. Non gioca titolare dal 14 gennaio, all’Olimpico o a Monaco si riprenderà la maglia. È questione di giorni.


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