Lazio, Martusciello: "C’è un alone negativo. Ora serve l’elmetto, critiche giuste”

Il vice di Sarri parla dopo il brutto ko contro l'Udinese e prova a svegliare i suoi: "C’è bisogno di divertimento e dinamismo"
Lazio, Martusciello: "C’è un alone negativo. Ora serve l’elmetto, critiche giuste”© ANSA
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ROMA - La Lazio perde con l’Udinese per 2-1 e ora la stagione sembra compromessa. La zona europea si è allontanata notevolmente e i fischi dell’Olimpico rendono l’idea sul momento dei biancocelesti. Sarri squalificato, ai microfoni di Dazn parla il vice Giovanni Martusciello: "L’Udinese ci ha colpito a cavallo tra primo e secondo tempo. Siamo scesi in campo con la stesa voglia, ma al primo errore siamo finiti sotto. In quei cinque minuti si è decisa la partita. Nella proposta tecnica c’è qualche difficoltà, quando non c’è positività e entusiasmo si va incontro a questo. Ci mettiamo l'elmetto. Le critiche sono giuste, ce le prendiamo”.

Le parole di Martusciello dopo Lazio-Udinese

"Soddisfatti della fase difensiva? Se prendiamo l’esempio dei gol presi no, la fase difensiva è una fase d’insieme. A volte ci viene bene altre no, ci manca spirito di iniziativa e di fare quella corsa in più per dare quella solidità che serve. Noi rispetto a altre andiamo a marcare gli spazi in area di rigore, ci siamo nel marcare ma non nell’aggredire. Cambi? Sia scelta dettata dal momento sia dall’idea di mettere dentro gente fresca per cercare di aumentare la pressione offensiva. L’Udinese ha portato tanti centimetri in area di rigore rendendoci la vita difficile. Taty e Ciro insieme? Sono due punte centrali, si fa fatica a giocarci. Si rischia di pestarsi i piedi. Avendo più tempo a disposizione forse, al momento non c’è la condizione”.

Il momento della Lazio secondo Martusciello

"La negatività? È un insieme di situazioni. Negli ultimi venti giorni si è giocato ogni 3 giorni con squadre di livello, tranne la partita di Torino poi è stato tutto in difficoltà. Questa energia che andrebbe reclutata in un lasso di tempo più lungo non c’è, si arriva alle partite col fiato corto a livello mentale. Venivamo da 3 sconfitte, alla prima difficoltà ci hai messo frenesia e confusione. Se andiamo a vedere gli ultimi 20 giorni è chiaro che diventa difficile dire cose differenti, ci sono stati momenti in cui si sono divertiti tutti. Per quello che si può proporre c’è bisogno di divertimento e dinamismo, L’errore più grande è quello di paragonare il cammino dello scorso anno con questo, era una squadra differente. Difficile chiamare dei confronti. Provedel? Ho visto un po’ di problemi alla caviglia, ma non ho notizie”.


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