Lo spirito di Tudor
La classe troppo lunatica non è adatta al tecnico croato, non fanno per lui i giocatori che passano dal giorno alla notte e viceversa. Luis Alberto lo fa spesso. Tudor esige una linea di condotta e di rendimento. Ha chiarito subito cosa vuole, sono messaggi che dentro lo spogliatoio sono arrivati ben chiari: «Vorrei vedere tutta la squadra che fa entrambe le fasi. Questo è l’obiettivo che vogliamo avere, lo spirito di sacrificio non deve mancare mai. Bisogna mettersi a lavorare con intelligenza e nel modo giusto». Quasi tutta la Lazio è sotto esame, nei prossimi due mesi e mezzo si giocherà il futuro. Luis è blindato da un contratto d’oro, per peso economico e durata. Ma non può cullarsi sugli allori. La scelta di Tudor presuppone un nuovo cambio di modulo, di mentalità, di spirito, di organico. L’idea di ringiovanire è più di un’idea per la Lazio. Il tecnico lavorerà anche per il futuro. è capace di scelte drastiche. Il finale di stagione peserà sulle strategie future, sul destino degli over 30. Lotito è avvelenato con lo spogliatoio, vuole aprire un ciclo diverso, anche perché potrebbe costargli meno in termini di ingaggi. Gli stipendi più alti, guarda caso, li riconosce a Luis Alberto e Immobile, finiti nell’occhio del ciclone dopo Lazio-Udinese e nei giorni in cui Sarri ha dato le dimissioni e ha lasciato la squadra. Possono ricevere offerte, ma chi è disposto a riconoscergli contratti da 4 milioni più bonus rispettivamente fino al 2026 (Immobile) e 2027 (il Mago)? Nessuno, è la risposta che verrà confermata o meno dal prossimo mercato. Tudor spera di riuscire a rivitalizzare gli uomini che con Sarri erano entrati in crisi, ha bisogno di una Lazio affamata, motivata, per concludere al meglio il campionato e conquistare la finale di Coppa Italia. Di tutto il resto si parlerà a fine stagione. C’è ancora tempo per riconquistare il futuro o cambiarlo.