Claudio Lotito è intervenuto nella conferenza stampa di presentazione di Marco Baroni come nuovo allenatore della Lazio. Il presidente biancoceleste si è voluto togliere qualche sassolino dalle scarpe: "Sento cose che non hanno fondamento, la Lazio non sta facendo un ridimensionamento ma una riorganizzazione premiando il merito. La scelta del tecnico è una scelta pensata, voluta, basata sulla valutazione tecnica della persona e il progetto che vogliamo intraprendere su una squadra che si basa sulla forza fisica e la corsa, il calcio è cambiato"
Lotito: "Gioca chi merita, non chi ha un nome..."
"Prima si cercavano le bandiere - ha proseguito - oggi lo vedete in tutte le squadre... Io sono uno degli ultimi ad aver cercato punti fermi, ma le scelte di alcuni sono state funzionali per gli interessi economici che prescindono all'attaccamento alla maglia. Vogliamo ripartire da una logica diversa, basata sulla professionalità, un allenatore che non va dietro alle teoria ma alla pratica. Chi merita gioca. Non gioca chi ha un nome che in passato ha avuto un peso, tutto va dimostrato giornalmente e nelle partite"
Lotito: "Alcuni hanno abbandonato la nave, mi dispiace solo per Felipe Anderson"
Lotito ha poi continuato: "Con Baroni abbiamo trovato una sinergia e qualità umane ineccepibili, le qualità tecniche le dimostrerà. Doveva essere panchina d'oro, se l'è guadagnata con il Lecce e il Verona, non ha avuto la fortuna di questa possibilità prima, genererà nella squadra un rapporto diverso, gioca chi merita e fa la differenza. La premessa è questa. I 30 milioni spesi? No, sono 40 milioni perché c’è anche l'iva quando uno paga più le commissioni. Non abbiamo termini di paragoni. Costruiremo una squadra competitiva, lo era anche l'anno scorso, non lo era di testa nello spogliatoio. Alcuni infatti hanno abbandonato la nave nonostante avessero avuto tutto quanto quello richiesto. Noi pensavamo che si potesse tenere in piedi il processo di bandiere, quindi tenere per più di 3 anni i calciatori. Mi dispiace solo per Felipe Anderson che ha fatto una scelta di vita. Voleva tornare in Brasile. Per il resto ci saranno le condizioni per dare al mister un organico con potenzialità".
"Tudor e Sarri non hanno avuto nessun problema con la società"
Lotito ha anche spiegato il motivo dell'addio di Sarri e Tudor: "La mancata applicazione di questa situazione ha portato all'avvicendamento di due allenatori. Gli allenatori che sono andati via non hanno avuto nessun problema con la società. I giocatori devono mettersi al servizio della società, non il contrario. Va premiato il merito. Mi ricordo nell'Udinese mi ricordo un attaccante, Di Natale, che rifiutò qualsiasi cosa per rimanere lì. Ora gli attaccamenti alla maglia vengono meno. Ci sono stati problemi di testa e spogliatoio, questo ha portato alle dimissioni di Sarri in primis e dello stesso Tudor. Uno striscione esposto ha scritto che era uno uomo di... ".
"La Lazio al centro, chi non vuole se ne può andare"
In conclusione anche una frecciatina a Kamada: "Noi vogliamo riportare al centro dell'interesse la Lazio, chi non vuole se ne può andare. Non mi interessa più la commistione di calciatori, tifosi e stampa. Se uno è bravo lo dimostra sul campo sennò sta fuori. Per Greenwood siamo arrivati a 20 minuti da lui ed è saltato. Nella vita mancano i presidenti, quelli che ci mettono i soldi e la faccia".