Lazio, Zaccagni è il simbolo della rivincita

Gli ultimi due derby conquistati dai biancocelesti li ha decisi lui. Da Bergamo alla gara di oggi fino al ritorno con il Bodo: è tra i pochi a doverle giocare tutte
Lazio, Zaccagni è il simbolo della rivincita© Getty Images
Daniele Rindone
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INVIATO A FORMELLO  - È diventato capitano sotto un cielo in tempesta. Ha iniziato a farlo in un’estate di addii e sconforti. Ha guidato la Lazio nel momento più brillante, l’ha retta nel momento più sconfortante. Sta resistendo a problemi fisici di varia natura, conosciuti e non, alla stanchezza, al calendario che frulla, alle botte che prende in ogni partita. Fino al penultimo turno di A era il giocatore che subiva più falli in campionato (81), ha una robustezza pugilistica. Risente di tutto, Mattia Zaccagni. Ma è un recordman di resistenza. E’ sempre lì, il capitano. Pronto a giocare, a combattere, a rialzarsi dopo ogni caduta, dopo ogni colpo. A lanciare assalti. La sua maratona è iniziata a Bergamo, poi la trasferta di Bodø, oggi il derby, giovedì di nuovo i norvegesi. Sarà uno dei pochi che le giocherà tutte. E’ una tempesta perfetta, tutta da affrontare d’un fiato. Zaccagni ha perso esplosività, è normale. Punta sulla reattività per tornare a colpire. Cerca lo strappo decisivo, uno di quelli che lo rendono imprendibile.  

Zaccagni è il simbolo di questa Lazio

L’uomo-derby, più di tutti, è l’Arciere. Gli ultimi due vinti dalla Lazio li ha sempre decisi lui, sono rimasti gli stessi. Due 1-0, il 19 marzo 2023 in Serie A e il 10 gennaio 2024 in Coppa Italia. Ne ha vinti 3 su 7, cerca il poker. Più di tutto gli manca l’accelerazione che gli permette di tagliare il campo partendo da dietro per aprire varchi. Anche lo sprint che lo fa involare in area per colpire da seconda punta. I cedimenti fisici, chi prima e chi dopo, li attraversa chiunque. Conta crederci e Zaccagni non ha mai smesso di farlo. In mezzo a tante difficoltà e sofferenze ha firmato sei assist come nel 2022-23, gliene manca uno per fissare il record personale. E’ la seconda migliore stagione realizzativa in A (otto reti), erano state 10 nel 2022-23. C’è tempo per diventare il miglior Zaccagni quest’anno, alla soglia dei 30 anni, li compirà a giugno.  

Lazio, serve la coppia Zaccagni-Isaksen

Baroni si augura di avere un Arciere-artigliere stasera, ha bisogno anche del miglior Isaksen, la versione rivista a Bergamo, di stoccatore, con le ali ai piedi. Sia Zaccagni che il danese hanno toppato la partita di Bodø, un motivo in più per decidere il derby. «E’ stata una partita difficile, ma ora testa al derby», il messaggio del capitano. Isaksen è diventato l’uomo dei gol pesanti, ne ha realizzati quattro in 31 presenze di campionato, record realizzativo. Si ricordano i colpi al Napoli, il rigore strappato contro il Milan, il colpo di Plzen e di Bergamo. Nel 2025, senza considerare il turno già in corso, si è distinto come il terzo giocatore con più tocchi in area avversaria (70), dietro solo a Lautaro (81) e Krstovic (72), due centravanti. E’ anche il terzo calciatore con più dribbling riusciti, pari a Thauvin (20), alle spalle di Yildiz (26) e Nico Paz (23). «Siamo delusi, daremo tutto nel derby», il messaggio del danese. All’andata era stato sostituito nell’intervallo, il suo derby era stato evanescente. Sogna di deciderlo ora che ha trovato il temperamento giusto. Zaccagni e Isaksen, le ali della Lazio. La presenza di Taty in attacco può aiutare anche loro, il gioco di sponda che garantisce l’argentino può aprire spazi. La Lazio deve rimettere le ali, quelle più immarcabili


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