Milan, Pioli: "Non siamo una società come le altre, abbiamo una storia da onorare"

Il tecnico dei rossoneri si prepara alla sfida di domani contro il Sassuolo: "Non siamo ancora usciti da tunnel, dobbiamo migliorare la classifica". Sui possibili rinforzi: "Ibra? Penso a domani"
Milan, Pioli: "Non siamo una società come le altre, abbiamo una storia da onorare"© LAPRESSE
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MILANO - "Tutti dobbiamo avere voglia, abbiamo altre due gare prima della sosta e dobbiamo finire bene questa prima parte di stagione. Non siamo usciti dal tunnel, vediamo la luce ma se vogliamo brillare dobbiamo insistere" questo l'esordio di Stefano Pioli nella conferenza stampa di avvicinamento alla gara di domani contro il Sassuolo. Una domenica nella quale il club rossonero festeggerà i 120 anni davanti al proprio pubblico: "la situazione di domani fa capire che non siamo in una società come le altre. Abbiamo la possibilità di onorare la storia del Milan. Non guardo più in là della partita di domani, la classifica va migliorata".

L'importanza dei singoli

Da decidere l'11 di partenza per affrontare gli emiliani: "Lavoro per cercare di migliorare la formazione. Se verranno confermati gli stessi 11 vuol dire che le loro prestazioni sono state di alto livello. C'è ancora tanto da migliorare". Sui singoli il tecnico rossonero ha una parola per Piatek, Bonaventura e Paqueta: "Piatek? E' la squadra che deve giocare e approcciare bene le partite. Se siamo squadra le individualità vengono esaltate. Jack è un giocatore importante, devi avere giocatori pronti ad interpretare tutte le situazioni con qualità.Lucas sta bene ed è un giocatore di qualità, vedrò le scelte che farò per domani".Arruolato itanto Caldara pronto a tornare sul rettangolo di gioco: "Se è convocato vuol dire che è a disposizione e può giocare. Le due partite in Primavera gli hanno dato ritmo e va gestito perché non è al 100%".

Il tormentone Ibra

Con il mercato invernale alle porte è sempre presente la figura di Ibrahimovic in casa del diavolo: "Berlusconi dice che lo vuole al Monza? Beato lui. Io penso a lavorare non a Ibra. Penso solo a domani, a gennaio risponderò sulle faccende di mercato. Dopo ci sarà tempo per parlarne, adesso abbiamo bisogno di punti e c'è una classifica da migliorare. .


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