Milan, i nuovi acquisti non lasciano il segno

Il pesante ko con il Chelsea va subito lasciato alle spalle: domani arriva a San Siro la Juve che Max sta tentando di rilanciare
Milan, i nuovi acquisti non lasciano il segno© EPA
Adriano Ancona
4 min

MILANO - Il nuovo può attendere. E in questo, la differenza con la Juventus domani sera emergerà in tutto e per tutto. Con la variabile assenze che, però, non ha spinto Pioli a puntare sui nuovi a eccezione di De Ketelaere. Il belga è solo la punta dell’iceberg in un ragionamento che lascia in ombra gli ultimi arrivi. Il Milan deve appropriarsi di quanto ha ereditato dall’ultimo mercato. L’ossatura è quella dello scudetto, va da sé, ma per il momento non c’è traccia delle novità estive. Un dato che emerge ancora più netto all’indomani della disfatta di Londra: le alternative se ne stanno acquattate, in un momento che qualche verità sul Milan dovrebbe raccontarla. Origi, per esempio, si è ripreso da un lungo infortunio ma una partita intera l’ha giocata soltanto mettendo insieme il proprio impiego complessivo: 98 minuti tra campionato e Champions. Un totale spalmato in quasi due mesi di stagione. Decollo problematico, ma il belga è in buona compagnia. I rebus rossoneri parlano la stessa lingua, allora, pensando appunto a un De Ketelaere che racchiude certe contraddizioni milaniste finora. I sei nuovi acquisti del Milan vanno alla ricerca di credibilità, soprattutto ora che il tour de force avvolge l’autunno di Pioli.  

I precedenti

Il ritorno col Chelsea di martedì, per dire, non potrà essere sbagliato. Mentre a risultato compromesso, due sere fa a Stamford Bridge, l’allenatore del Milan ha rivolto i pensieri alla sfida con la Juve di domani. I ritmi forsennati della stagione impongono questo. Senza contare che all’esame di San Siro contro Allegri, i campioni d’Italia arrivano con sette assenze e una formazione praticamente obbligata. Tra gli infortunati, peraltro, non c’è nessuno dei nuovi acquisti. Il deludente De Ketelaere simboleggia quindi un mercato che, per il momento, tiene ogni giudizio in sospeso. Il saldo del belga è piuttosto negativo, a confortare ci sono però i precedenti nella storia recente del Milan: Kalulu, Tonali e lo stesso Leao sono partiti con grandi titubanze mentre ora Pioli può considerarli dei punti fermi. Dall’anonimato all’esplosione, per loro il passo è stato breve. De Ketelaere è fermo all’assist per Leao contro il Bologna alla terza giornata. Sette partite da titolare su undici non hanno ancora portato un gol al ragazzo pagato 35 milioni dal Bruges e in grado di segnare diciotto volte nella scorsa stagione. Quando c’è di mezzo l’acquisto più oneroso – e inseguito un mese, con una trattativa elaborata – le aspettative si moltiplicano. De Ketelaere, ad ogni modo, domani a San Siro dovrebbe guardare dritta negli occhi la Juve dal primo minuto. 

Il minutaggio

Affiancato da Dest, quanto a nuovi innesti nel Milan. Loro resistono, se non altro. Il minutaggio per lo statunitense non è mancato, ma negli occhi restano l’ingenuo rigore regalato al Napoli prima della sosta e la brutta serata londinese di mercoledì. Un consuntivo che non può certo promuovere l’esterno, in un primissimo bilancio. Più in generale, il Milan si interroga sulla solidità degli altri: Adli, efficace nel pre-campionato, è rimasto una bella speranza ma per adesso fermo a 54 minuti. Solo in campionato, perché – come Thiaw e Vranckx – non è impiegabile in Champions League. Vranckx è sceso in campo soltanto per dodici minuti, quelli contro la Sampdoria, Thiaw invece è ancora a secco di minuti. Insomma, se Pioli cerca dei ricambi deve rivolgersi al “vecchio” Milan. Quello che in passato ha anche saputo gestire l’emergenza. Ma che ora, alle prime difficoltà, non può attorcigliarsi su sé stesso. Già domani, cercando di riassaporare per una notte il primo posto in campionato.


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