Milan, Rebic chiede spazio ma Giroud resiste ancora

L’altro ballottaggio è tra Messias e Krunic. Pioli alla scelta: «Verona  è sempre una trasferta difficile»
Milan, Rebic chiede spazio ma Giroud resiste ancora© AC Milan via Getty Images
Antonio Vitiello
5 min

L'unica medicina utile al Milan per dimenticare la serata complicata contro il Chelsea sarebbe una vittoria a Verona. Una partita che però nasconde tante insidie, a partire dal nuovo allenatore Salvatore Bocchetti e dalla scossa all’ambiente che solitamente porta un cambio in panchina. Ecco perché dalle parti di Milanello nessuno sta sottovalutando questo impegno, e c’è voglia di tornare presto in campo per ricominciare a macinare punti in campionato. «La trasferta di Verona è sempre difficile da preparare perché ogni volta affrontiamo una squadra molto fisica, intensa e difficile da superare che davanti al suo pubblico si esalta», ha spiegato il tecnico rossonero Stefano Pioli ai canali della Lega Serie A. «Abbiamo le nostre carte da giocare e tanta qualità da mettere in campo, dovremo preparare molto bene ogni dettaglio perché conosciamo le difficoltà incontreremo».

La sfida al Bentegodi rievoca il ricordo della passata stagione, quando un successo per 3-1 aveva lanciato il Milan verso lo scudetto: «Chiaro che andare sotto a Verona ci ha complicato parecchio le cose, ma i ragazzi hanno sempre creduto nelle loro qualità e nel nostro modo di stare in campo. Abbiamo avuto la capacità, la voglia, la caparbietà e la determinazione per rimontare una situazione difficilissima dal punto di vista psicologico e non solo», ricorda l’allenatore rossonero. 

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Rapporto con la dirigenza

Il segreto del Milan è anche il legame che unisce squadra, dirigenza e allenatore. Un corpo solo che ha saputo superare tante difficoltà e uscire da molte situazioni complicate: «La fortuna di un allenatore è trovare dirigenti competenti che ti sostengono e con cui puoi avere un confronto. Maldini e Massara sono una coppia perfetta e mi sto trovando benissimo con loro - ha confessato l’allenatore milanista - Il fatto di lavorare insieme da tre anni ci ha permesso di conoscerci e di rapportarci meglio. La loro presenza è molto importante sia per me che per la squadra»

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Bilancio

Il Milan ha tre punti in meno in classifica rispetto al Napoli, frutto del ko contro i partenopei avvenuto a San Siro lo scorso 18 settembre, e Pioli ripensando a quella partita nutre ancora molto rammarico: «Il bilancio in campionato sarebbe stato molto positivo se non avessimo perso contro il Napoli perché credo che per come la squadra ha giocato meritassimo altro. Sappiamo che dobbiamo continuare così e che possiamo fare meglio», ha dichiarato il tecnico di Parma. Quest’anno il suo Milan, rispetto all’edizione della scorsa stagione, subisce più gol e questo alla lunga potrebbe influire sulla classifica: «La cura del dettaglio può fare la differenza, come abbiamo visto e pagato sulla nostra pelle. Abbiamo subito qualche gol di troppo nonostante avessimo concesso poco agli avversari. Dobbiamo e possiamo fare ancora di più, ci prepariamo per affrontare al meglio questo troncone di campionato che sarà molto particolare».

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Due ballottaggi

Nell’allenamento di ieri hanno lavorato ancora a parte Maignan, Kjaer e De Ketelaere, e difficilmente ci saranno domani sera a Verona. Pioli potrebbe riproporre la stessa formazione che ha giocato martedì in Champions, ma ragiona su due possibili cambi. Il primo riguarda l’attacco, ovvero Giroud e Rebic. Il croato spera di strappare una maglia da titolare ma l’attaccante francese resiste. L’altro dubbio riguarda Messias o Krunic. Nel caso giocasse il brasiliano a destra, Diaz ritornerebbe nella sua posizione ideale dietro la punta. Confermati invece Tomori e Gabbia al centro della difesa, con Kalulu e Theo sulle fasce. In mediana Pioli dovrebbe dare ancora fiducia alla coppia formata da Tonali e Bennacer.  


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