Addio a Silvio Berlusconi: il saluto delle leggende del Milan

Tutti i messaggi degli ex calciatori rossoneri dopo la morte dell'ex presidente
Addio a Silvio Berlusconi: il saluto delle leggende del Milan© ANSA
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MILANO - Silvio Berlusconi ha fatto la storia del Milan, portandolo sul tetto del Mondo. Arriva nel marzo del 1986 e lo salva dal fallimento, portandolo come detto, a toccare le vette più alte a livello di risultati. Ventinove trofei vinti in 31 anni di presidenza: 8 scudetti, una Coppa Italia, 7 Supercoppe italiane, 5 Champions League, 2 Coppe Intercontinentali, un Mondiale per club FIFA e 5 Supercoppe Europee. Tante leggende rossonere hanno vouto dedicargli un ultimo saluto. Così Gianluigi Lentini: “Sono davvero rattristato, è volato via una persona speciale. Ha fatto la storia in ogni cosa che ha fatto. Per tutti resterà indimenticabile".

Baresi: "Per me era come un padre. Ha realizzato i miei sogni"

Franco Baresi, uno degli uomini simbolo del Milan vincente targato Silvio Berlusconi, accoglie in lacrime la notizia della scomparsa dell'ex presidente rossonero. "Mi sento più solo. Per me era come un padre, un presidente unico e affettuoso per tutti. Ha realizzato i miei sogni", spiega ancora Baresi, vicepresidente onorario del Milan.

Inzaghi: "Per me rimarrà sempre e solo, l'unico grande Presidente"

Pippo Inzaghi si è affidato a un post Instagram per salutare il "suo" presidente: "Dopo oltre un decennio al suo fianco, sono certo che tra tutte le foto che La ritraggono avrebbe scelto proprio questa. Porterò per sempre nel cuore la sua intelligenza, la sua capacità di circondarsi sempre di persone valide e perspicaci, la sua esuberanza e la sua fame di vittoria: i segreti del suo successo! Insieme a Lei abbiamo scritto tante pagine speciali del calcio Italiano e Lei per me rimarrà sempre e solo l’unico, grande Presidente. Con affetto Pippo".

Albertini: "Un presidente presente. E' stato un protagonista del nostro Paese"

Questo il messaggio di Demetrio Albertini: "Era un presidente presente, prima che entrasse in politica veniva sempre a pranzo con noi alla vigilia delle partite e ricordo ancora le sue barzellette. E' stato un protagonista del nostro Paese, dallo sport alla comunicazione fino alla politica. Ha vissuto la sua vita sempre da protagonista. Si vedeva che non stava bene, ma uno pensa sempre positivo. Era un po' nell'aria ma è qualcosa che spiazza quando viene certificato. Il presidente che mi ha visto crescere da bambino e giovane promessa fino a diventare uno della vecchia guardia. E ogni volta, a seconda del contesto, usava sempre parole differenti. Nello sport solitamente non si danno percentuali di merito, ma oggettivamente lui ha avuto il merito di unire un'idea con la fattibilità di un obiettivo. Quindi ha inciso tantissimo".

Gullit: "Per sempre grato per l'opportunità di giocare nel Milan"

Sui social, un post lo ha scritto anche Ruud Gullit, famoso per aver formato lo storico trio olandese insieme a Van Basten e Rijkaard, nel Milan di Arrigo Sacchi: "Riposa in pace Mr. Berlusconi. Per sempre grato per l'opportunità che mi hai dato di giocare per il tuo iconico club".

Ambrosini: "Berlusconi era genialità, passione, ambizione e coraggio"

"Difficilmente nel mondo del calcio ci sarà qualcuno con la stessa genialità, passione, ambizione e coraggio.
Grazie mille di cuore caro presidente per avermi dato la possibilità di far parte di una storia vincente e irripetibile".

Evani: "Berlusconi persona geniale, lungimirante, riconoscente e generosa"

Il ricordo di Alberigo Evani: "E' una giornata triste, se ne va una persona geniale, lungimirante, riconoscente e generosa. È stato importantissimo per me e per tutti compagni del Milan, ci ha portato dal punto più basso al più alto del calcio. Ci disse, il primo giorno che lo conobbi, che avrebbe portato il Milan ad essere la prima squadra d'Italia, d'Europa e del mondo e così è accaduto. Insieme ai miei compagni abbiamo ricevuto tanto da lui e da tutti i componenti della società e noi abbiamo restituito. Siamo riusciti a raggiungere risultati che lui aveva già in testa dall'inizio e provo gran dispiacere per la scomparsa del presidente Berlusconi che fin dal primo giorno di Milan mi ha dato considerazione ed affetto".


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