MILANO - Tocca a lui dal primo minuto aiutare il Milan a risalire la classifica. Alvaro Morata ha un compito non facile ma dal capitano della nazionale spagnola tutti si aspettano un sostegno maggiore non solo in termini di gol e assist, ma anche nello spronare la squadra in una fase complicata della stagione. Un leader come lui dovrà farsi sentire nel momento del bisogno ed essere di supporto a tutto il gruppo, specialmente con l’assenza di giocatori importanti come Leao e Pulisic. L’ex Atletico Madrid ha recuperato dal problema fisico ed è pronto a scatenarsi contro la Roma di Ranieri nel match di domani sera a San Siro. La tonsillite che gli aveva fatto saltare la partita contro il Verona è stata smaltita nei giorni natalizi e la ripresa dello spagnolo è una notizia importantissima per la squadra di Paulo Fonseca.
Milan, un incrocio decisivo
Morata ha avuto diversi stop nel corso dei suoi primi mesi di Milan, ha dovuto rinunciare a qualche partita non per sua scelta ma per intoppi muscolari o addirittura un trauma cranico alla vigilia della trasferta di Cagliari. Ma è sempre tornato con la voglia di ripartire e aiutare il suo Milan. I quattro gol in campionato non sono tanti ma è sul piano emotivo che tutti si aspettano una mano da Morata. Lo spagnolo dovrà incidere sulla testa dei compagni, soprattutto di quelli più giovani, per dargli una scossa e guidarli verso la fine della crisi in cui è piombato il Milan. Ed è il motivo che in estate aveva spinto la dirigenza del Milan a puntare sullo spagnolo, ovvero acquistare un elemento di esperienza per contribuire nella crescita della squadra. Il quarto posto non è impossibile da raggiungere, il duello con la Roma si preannuncia una tappa fondamentale, ma i rossoneri dovranno tornare a vincere in casa per sperare di impostare un girone di ritorno con un ritmo diverso.
Milan, dubbi in attacco per Fonseca
Morata partirà dall’inizio contro i giallorossi ma Fonseca ha ancora un dubbio. Ci sono due alternative che il tecnico portoghese sta valutando. La prima è schierare Morata come unico attaccante, chiedergli di riempire al meglio l’area di rigore e di essere più freddo sotto porta. Alle sue spalle potrebbero agire Chukwueze, Reijnders e Jimenez, considerando tutte le altre assenze rilevanti. La seconda idea invece prevede la presenza in campo di Abraham e Morata, con lo spagnolo arretrato di qualche metro a supporto dell’inglese. Una versione di Milan che si avvicina di più a quella vista contro l’Inter, dove lo spagnolo aveva giocato per creare una connessione tra centrocampo e attacco. Morata trequartista permetterebbe di lasciare Reijnders nella sua classica posizione davanti la difesa, accanto a Fofana. Un rebus che verrà sciolto oggi in occasione dell’allenamento della vigilia. Da punta o da trequartista, Morata è pronto ad aiutare il Diavolo.