Insigne bussa all'hotel di Capri: «C'è De Laurentiis?»

La famiglia dell'attaccante del Napoli al completo (moglie, figli e genitori) alla porta del presidente azzurro
Insigne bussa all'hotel di Capri: «C'è De Laurentiis?»© FOTO MOSCA

CASTEL VOLTURNO - Le quattordici e trenta d’una domenica a modo suo «strana», con l’eco stordente dei cori di Frosinone che s’è diffuso nell’etere e nell’aria ed è atterrato ovunque: è un vociare che si coglie qua e là, un chiacchiericcio che appartiene a chiunque, perché in quel momento s’è scatenato un «dibattito» a cielo aperto che è ovunque, quando a Capri, nell’albergo che ospita il presidente De Laurentiis, cala il silenzio per lo stupore e la curiosità.

Il primo passo verso la «normalizzazione» d’una storia lunga e quotidianamente in stato d’aggiornamento si registra proprio qualche istante dopo il triplice fischio di chiusura di Frosinone-Napoli, mentre restano negli occhi le prodezze di Younes e di Mertens e invece i timpani sono ancora frastornati dai cori che hanno accompagnato (anche) il rifiuto d’un tifoso di tenersi la maglia di Callejon: Insigne, sua moglie Genny, i suoi fi gli e i genitori hanno appena smesso di vedere la partita, sono in giro e hanno una meta, il «Quisisana », sapendo o sperando che possa esserci Aurelio De Laurentiis, annunciato a Capri.

«C’è il presidente?». C’era, il presidente, pure lui (ovviamente) reduce dalla sua ora e mezza di full immersion del Napoli e felicemente sorpreso per quella visita inaspettata.


© RIPRODUZIONE RISERVATA

CHIACCHIERATA - Il retroscena è tutto qua e quello che poi accade nell’enorme sala in cui De Laurentiis e gli Insigne si liberano e si lasciano andare a riflessioni personali è protetto dalle pareti e dalla riservatezza, dalla discrezione che è di chiunque e che è impossibile violare, non essendo filtrato nient’altro di più, neanche un sospiro.

Però quello è un (bel) gesto, un cenno di adesione, la volontà di dimostrare - da parte di Insigne - che ci sono momenti in cui esiste la crisi tecnica e pure quella ambientale, ma si può uscire dalla tormenta o comunque condividerla e chiacchierarne. E in quella mezz’ora scarsa, il tempo necessario per scambiarsi le proprie opinioni sulla partita ma anche sul momento, è l’indizio d’un mutamento. Da Capri a casa Ancelotti, poi, è niente...


© RIPRODUZIONE RISERVATA

CASTEL VOLTURNO - Le quattordici e trenta d’una domenica a modo suo «strana», con l’eco stordente dei cori di Frosinone che s’è diffuso nell’etere e nell’aria ed è atterrato ovunque: è un vociare che si coglie qua e là, un chiacchiericcio che appartiene a chiunque, perché in quel momento s’è scatenato un «dibattito» a cielo aperto che è ovunque, quando a Capri, nell’albergo che ospita il presidente De Laurentiis, cala il silenzio per lo stupore e la curiosità.

Il primo passo verso la «normalizzazione» d’una storia lunga e quotidianamente in stato d’aggiornamento si registra proprio qualche istante dopo il triplice fischio di chiusura di Frosinone-Napoli, mentre restano negli occhi le prodezze di Younes e di Mertens e invece i timpani sono ancora frastornati dai cori che hanno accompagnato (anche) il rifiuto d’un tifoso di tenersi la maglia di Callejon: Insigne, sua moglie Genny, i suoi fi gli e i genitori hanno appena smesso di vedere la partita, sono in giro e hanno una meta, il «Quisisana », sapendo o sperando che possa esserci Aurelio De Laurentiis, annunciato a Capri.

«C’è il presidente?». C’era, il presidente, pure lui (ovviamente) reduce dalla sua ora e mezza di full immersion del Napoli e felicemente sorpreso per quella visita inaspettata.


© RIPRODUZIONE RISERVATA
1
Insigne bussa all'hotel di Capri: «C'è De Laurentiis?»
2
Pagina 2