Napoli, Gattuso: "Serve continuità, prendiamo esempio dalla Lazio"

Il tecnico è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia della sfida contro la Lazio di domani all'Olimpico
Napoli, Gattuso: "Serve continuità, prendiamo esempio dalla Lazio"© SSC NAPOLI via Getty Images
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NAPOLI - Due sconfitte in tre partite. Gennaro Gattuso vuole invertire la rotta il prima possibile: dopo il ko contro l'Inter, il tecnico è atteso da un'altra gara difficile contro la Lazio di Simone Inzaghi. Alla vigilia del match dell'Olimpico, il tecnico del Napoli è intervenuto in conferenza stampa per rispondere alle domande dei cronisti presenti.

Come si fa a dare consistenza ai progressi?

"Continuare su questa strada, commettere meno errori. Dare continuità al gioco, essere squadra. Dobbiamo migliorare il palleggio e a tenere il campo. Dalla partita con il Parma a quella con l'Inter sembrano due squadre diverse. Affrontiamo una squadra che da tanti mesi fa un buon calcio. La Lazio nei primi mesi faceva fatica, dobbiamo prendere esempio da loro. Ci servono due o tre risultati per avere la giusta continuità".

Continuità anche di scelte? Ospina è una possibilità? 

"Meret ha commesso un errore, come altri giocatori, vediamo domani. Domani scelgo, ma siamo una squadra, non si tratta di eslcusioni. Non capisco perché con Ancelotti giocava due partite Meret o due Ospina, ho due portieri validi, anzi pure Karnezis è bravo e valutiamo gara dopo gara".

Demme ormai è del Napoli. 

"No, quando sarà ufficiale ne parleremo".

Meret è il titolare?

"Non è cambiato niente, Meret è il titolare ma due giorni non si è allenato. Domani vedrete chi giocherà".

Cosa serve in questo momento?

"Abbiamo bisogno di serenità. I dati sono confortanti, stiamo crescendo".

Si va avanti con Fabian al centro? 

"Lo vedremo domani, i giocatori fanno ciò che chiedo, sento tanti discorsi sulle multe, ma la squadra sta sul pezzo, io non regalo niente a nessuno e c'è grande entusiasmo ed anche rammarico per i risultati, ma entusiasmo per ciò che proponiamo, gente che sta 5-6 ore nella struttura per curarsi. Io non vedo tutte le problematiche che leggo. Tante cose non sono corrette da scrivere".

A che punto è il processo di miglioramento? 

"Comincio a vedere che le cose su cui lavoriamo stanno venenedo fuori, dobbiamo continuare, senza pensare, ma vedo voglia ed entusiasmo. Inizio a vedere ciò su cui lavoriamo".

Come si ferma Immobile?

"Non è solo Immobile. Hanno grande velocità, grande tecnica. Sarà più o meno la stessa partita che abbiamo giocato con l'Inter. Dobbiamo limitare pregi e giocare sui difetti dell'avversario".

Koulibaly?

"Ha lavorato tre giorni molto bene. Ieri per non commettere errori abbiamo fatto una risonanza, c'è ancora un po' di edema. Non possiamo rischiare. Sappiamo tutti la sua importanza, ma non posso rischiare che stiamo fuori due o tre mesi. Da lunedì vedremo".

Sulle ripartenze della Lazio.

"Io di ripartenze ne ho viste più contro il Parma che contro l'Inter. È la qualità che c'ha messo in difficoltà. La Lazio ha delle caratteristiche ben precise, bisogna essere bravi a non dargli profondità. Mentre l'Inter va più alla ricerca dei due attaccanti."

La squadra ha la volontà di uscire da questa situazione, si può uscire a breve?

"Certo, mica sto qui a raccontarvi barzellette o bugie. Se avessi visto la squadra in difficoltà l'avrei detto, invece c'è grande entusiasmo. Il segreto è quello di smuovere la classifica. Abbiamo giocatori importanti, dobbiamo metterli nelle condizioni di fare il meglio. Hanno bisogno di stare tranquilli".

Demme lo volevi dai tempi del Milan?

"Non è ancora un nostro calciatore. Sarebbe una mancanza di rispetto anche per i calciatori che ho. Penso che parli la sua carriera. Capitano da diversi anni del Lipsia, ha esperienza internazionale. Tanti calciatori mi piacciono, ma avremo modo di parlarne".

Mertens?

"Arriva martedì sera, è in Belgio con il fisioterapista della nazionale. Sta facendo un lavoro di riabilitazione".

Domani cosa sarà più determinante?

"Testa e gambe vanno di pari passo. Se hai una e non l'altro è un problema. Bisogna farli funzionare nello stesso modo. Poi la qualità è un fattore importante".

Sulla crescita di Fabian e la centralità nel progetto rispetto agli acquisti. 

"È un giocatore importante, dal grande futuro, molto forte, ma dal primo giorno ho detto che mi piace lavorare con le coppie, ogni ruolo. Giochiamo a 3 e ne siamo 4, Gaetano non ha mai giocato lì, ne abbiamo quindi 4 di ruolo, per le coppie ne mancano 2. Fabian è chiaro, preferisce più giocare da mezzala, ma facciamo di necessità virtù anche se con l'Inter ha fatto a tratti buone cose, ma è chiaro che serve del tempo ed alcune cose non le ha, perciò cerchiamo i doppi ruoli. Quando hai tutti i doppi ruoli ti alleni meglio, c'è competitività, qualcuno dà di più..."

A che punto è Lozano? 

"È molto molto forte, ha fatto 42 gol in due anni, ma deve riempirsi, ha bisogno di scattare continuamente. Non riesce a dare continuità alla corsa, alla velocità, deve crescere come gamba, appena sarà brillante ci aiuterà".

Che risposte ha avuto da Di Lorenzo centrale? 

"Io ho visto un grande Di Lorenzo, al di là dellas scivolata, ha combattuto con uno difficile da marcare come Lukaku, sono molto soddisfatto".

Callejon nel 4-3-3 ha ritrovato brillantezza.

"È il suo ruolo. Con il Napoli di Sarri in quei tre anni sembrava che giocasse alla Playstation. Quella squadra era una macchina perfetta, anche i calciatori si sono esaltati con quel modo di giocare. Dal 70' non riesce ad esprimere più forza, dobbiamo migliorare in questo, a dare continuità".

Potrebbe essere il momento di vestire un abito un po' più provinciale?

"Se fossi convinto che giocando da provinciale vinceremmo tutte le partite, lo farei subito. Pensa che non c'ho pensato? Sto qui 12 ore, certe volte ci penso anche a mezzanotte quando non mi viene sonno. Se smonto e rimonto sempre, perdo di credibilità."

Ghoulam?

"Quando sono arrivato ha fatto i primi dieci giorni che ha spinto tanto, ora ha un piccolo problema, sta lavorando con i preparatori."

Confronti col presidente?

"Ci sentiamo tutti i giorni, in serenità. Parliamo di tutto, c'è grande stima".

Il Napoli quanto ascolta Gattuso sul mercato? 

"Col direttore parliamo tutti i giorni, i calciatori si scelgono in base a come vogliamo giocare, non solo bravi ma funzionali per il nostro calcio. È questa la ricerca, c'è un confronto giornaliero, si smanetta, si sta ore ed ore per guardare ciò che cerchiamo e possiamo fare cose buone".

Perché un giocatore dovrebbe venire nel Napoli di Gattuso? 

"Fare questo lavoro è la cosa più bella al mondo, gratificante, con sacrifici ma anche poi con un lavoro da privilegiati. Dobbiamo baciare per terra, lo dico sempre. Lavorando poi con serietà, senza accontentarsi mai, si deve venire al campo con voglia, facendo fatica, oggi non si può giocare tecnicamente e lasciare altro per strada, oggi no e serve sempre un motore lucido. Chiedo grandissimo impegno, accetto anche sciocchezze ma sul campo bisogna pedalare".

A Napoli non sei scherzoso come in passato. 

"Cosa c'è da scherzare, so le difficoltà che viviamo. Ho la consapevolezza di allenare una squadra forte, che se trova il canale giusto non si ferma più. Non ho voglia di fare i sorrisini, abbiamo il dovere di risalire, dobbiamo stare calmi e lavorare. Con la tranquillità mentale e la gamba più frizzante, faremo divertire".


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