Napoli, tutti i retroscena della festa di Osimhen in Nigeria

L'attaccante è risultato positivo (asintomatico) al suo rientro: non ha incontrato compagni e adesso è in isolamento
Napoli, tutti i retroscena della festa di Osimhen in Nigeria
Antonio Giordano
4 min

NAPOLI - La festa è finita (male): e ora Victor Osimhen, che pure ha pensato di potersi godere il suo ventiduesimo compleanno in assoluta libertà, se ne sta rinchiuso in casa, in isolamento, perché il Covid non fa sconti e neppure distinzioni. È arrivato l’altro giorno a Capodichino - direttamente dalla Nigeria - e il protocollo l’ha immediatamente «inchiodato», prima che mettesse piede a Castel Volturno e quindi incontrasse i compagni di squadra: «La Società Sportiva Calcio Napoli comunica che il calciatore Victor Osimhen è risultato positivo al tampone naso-faringeo molecolare e? ettuato al suo rientro dall’estero. Il calciatore è asintomatico e non ha incontrato il gruppo squadra». Certo non è stata colpa del 2020, come pure verrebbe superficialmente da pensare, ma una serie di video postati qua e là inducono a sospettare che un pizzico di cautela, durante un party in Nigeria organizzato a sorpresa dai parenti, avrebbe almeno eliminato il legittimo sospetto che il virus possa essere stato contratto in una serata assolutamente «libera», con un uso delle mascherine assai disinvolto, se proprio ci si vuole rifugiare in un eufemismo: i suoi ventidue anni, così dicono i social, Osimhen li ha attraversati in abbondante compagnia, tra balli sfrenati e banconote che volteggiano in una sala assai affollata, priva di distanziamento sociale e quindi carica di rischi. È tutto in giro, adesso, in quel mondo virtuale che spiega anche la realtà e la disinvoltura di questi giovanotti che dimenticano il pericolo o lo ignorano o decidono di sfidarlo, scavalcando le umani fragilità e pure le responsabilità che dovrebbero ossequiare.

Maledizione

Osimhen resta dunque un miraggio, proprio quando sembrava potesse tornare e consentire a Gattuso di prepararsi al suo gennaio «torrido» con qualche certezza in più: la lussazione alla spalla destra, infortunio che ormai risale al tredici novembre e che già è costato al centravanti nigeriano dieci partite, pareva smaltito e invece adesso non è possibile aggiornare l’agenda, né prevedere un rientro che non sembra immediato. [...]

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