Napoli, Accardi: "Venezia non ha niente da perdere. Scudetto è possibile"

L'agente di Fiordilino parla a pochi giorni dal ritorno in campo della squadra di Spalletti, che si prepara per la trasferta a Venezia: "Zanetti prepara tutte le gare per giocare a viso aperto"
Napoli, Accardi: "Venezia non ha niente da perdere. Scudetto è possibile"
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NAPOLI - Il 22 agosto 2021 Luca Fiordilino ha esordito in Serie A allo Stadio Diego Armando Maradona di Napoli, ora (domenica alle 15) si prepara per ospitare gli azzurri al Penzo, per un match che si preannuncia ostico per i ragazzi di Spalletti. Lo conferma anche l'agente del calciatore, Beppe Accardi, intervenuto su Radio Marte nel corso della trasmissione "Si gonfia la rete" di Raffaele Auriemma: "Questa è una squadra che ha grande capacità di lavorare assieme e risorse caratteriali. Il Napoli non può cadere nell'errore di addormentarsi o giocare a ritmi ridotti, il Venezia ti insegue dall'inizio alla fine. Ha creato l'ambiente giusto per il gruppo giusto, alla lunga questo crea risultati. L'allenatore poi è molto bravo, non dà alibi a nessuno e ha costruito una squadra che sta facendo un ottimo campionato per le sue possibilità. Quando ti trovi ad affrontare squadre come il Napoli ovviamente puoi lasciare qualcosa. Ma con l'Inter per esempio ha giocato una bella partita, lasciando qualcosa nel finale".

Venezia-Napoli, le parole di Accardi

Il Venezia proverà a non commettere lo stesso errore, ma sempre cercando di promuovere la propria idea di calcio offensivo: "Prima delle partite - continua Accardi - Fiordilino mi dice che il mister prepara le gare per giocarle tutte a viso aperto. Rispettano il Napoli ma non lo temono, anche perché non hanno niente da perdere. Perciò la partita sarà difficile per il Napoli". Infine ha risposto così sulle possibilità di rimonta Scudetto del Napoli: "La rincorsa è nelle corde ma l'Inter concede poco. Il derby potrebbe diventare uno spartiacque: magari se il Milan vincesse alcune certezze verrebbero meno. All'Inter fui talmente scemo da farmi cacciare via. Avevo molta considerazione, per l'epoca mi pagarono un botto di soldi. Ma avevo la grandissima qualità di essere scemo: dopo 3 mesi di allenamenti con l'Inter dissi a Trapattoni che o mi faceva giocare o me ne andavo, lui mi disse che allora me ne dovevo andare. Così andai a giocare a Campobasso, in Serie B".


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