Ecco Kim Min-jae: “Sono felice di essere qui, Sergio Ramos il mio modello”

Il difensore sudcoreano del Napoli è stato presentato questa mattina alla stampa: “Sono contento di essere stato subito di interesse per il club”
Ecco Kim Min-jae: “Sono felice di essere qui, Sergio Ramos il mio modello”
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E' arrivato, a Castel di Sangro, il momento di conoscere meglio Kim Min-jae, il nuovo colosso della difesa che il Napoli ha preso per sostituire Koulibaly. Il sudcoreano, dai video, ha dimostrato di essersi già inserito e in conferenza stampa, davanti ai giornalisti, conferma questa sensazione.

Kim: “Mi sono ambientato in questo nuovo contesto”

Kim dice: “Sono contento di essere qui e di essere stato subito di interesse per il Napoli”. Poi parla del suo modello ideale di difensore: “Se devo sceglierne uno straniero, dico Sergio Ramos. Arriva, come detto, la conferma di quanto presto il sudcoreano si stia integrando: “Mi sono già adattato ed ambientato in questo nuovo contesto, faccio del mio meglio per inserirmi in questa nuova squadra". Arriva anche la domanda sul tatuaggio 'Carpe Diem': “Penso sempre positivamente davanti a tutte le circostanze della vita”.

Kim: “Ammiravo Cannavaro, Koulibaly è insostituibile”

Furbo o comunque ben istruito, Kim spiega quale difensore italiano sia stato il suo favorito: “Difficile sceglierne uno perché ce ne sono tanti forti, ma se proprio devo fare un nome direi Cannavaro”. Un napoletano verace, naturalmente. La trattativa è stata più semplice di quello che sembrava: “Ero molto attratto dall'idea di venire a Napoli, ero attratto più da questa che dalle altre offerte”.

Dovrà sostituire Koulibaly: “Kalidou è insostituibile. Il fatto che possa prenderne il posto non è possibile. Però posso dire che farò del mio meglio per giocare, ma non so se riuscirò a sostituirlo in tutto e per tutto”.

Kim: “Sono emozionato di giocare in Europa”

Kim non è un automa, lo conferma lui stesso: “Sono cresciuto rapidamente e sono emozionato di giocare in Europa, voglio avere un impatto fortissimo sul Napoli. Ho avuto una crescita formidabile, ma le prospettive future non riesco a vederle fino in fondo”. Confida: “Sì, c'erano altre squadre italiane su di me, ma Napoli è famosa e l'ho scelta proprio per questo”.

Hamsik (che lo ha affrontato in Turchia) ha parlato molto bene di Kim: “Sono il terzo coreano a giocare in Italia, sono contento se altri calciatori parlano bene di me, ma conta ciò che posso fare in campo. Voglio dare il meglio”. Gli allenamenti con Osimhen sono già un 'must': “Credo che mi faccia un'impressione positiva perché lui è uno dei grandi giocatori che stimo”.

Kim: “Ecco come gioco”

Kim racconta che tipo di giocatore è: “Sono molto forte in copertura a seconda dello stile di gioco, io mi trovo più a mio agio sulla parte destra del campo ma in altre squadre ho corso pure dall'altro lato. Però mi confronterò anche con questo stile di gioco. Lancio lungo dalla difesa? Mi adatto, se il mister mi chiederà questo, sarà pronto a seguire le sue richieste”.

Kim: “Tifo per la squadra in cui gioco, ora per il Napoli”

La banalità non fa parte di Kim. No, lui non è uno di quelli che dice che tifava fin da piccolo per la squadra in cui approda: “Non ho mai tifato una squadra specifica. Da grande sono diventato fan di tutte le squadre in cui ho giocato, e ora tifo per il Napoli”. Non ha paura apparentemente di nulla: “So che ci sono molte aspettative su di me, e ciò può creare tensione. La Champions non è ancora arrivata, ma sono pronto per giocare le partite che mi aspettano. Ho tante aspettative per le competizioni che si pareranno di fronte”. Preferisce parlare del suo punto forte, tralasciando quello debole (se c'è): “Caratterialmente sono molto forte, faccio di tutto per mantenere l'equilibrio ed è un punto di partenza. Poi basta vedere il video...”.

Kim: “Il primo impatto? Devo imparare molto”

Com'è stato il primo impatto: “La prima impressione è che debba imparare molto dai difensori del Napoli. Riuscire ad abituarmi subito ai nuovi compagni. C'è molto lavoro da fare, voglio adattarmi subito ai compagni fortissimi con cui gioco”. Arriva dalla Turchia, dove il tifo non scherza: “Sapevo quanto passionale fosse il tifo turco. E quanto lo sia quello napoletano. La pressione di sostituire Koulibaly è uno stimolo”.


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