Napoli in amore, tutta la gioia dei tifosi vip: "È il Paradiso"

Da Nino D'Angelo a Siani, da Izzo a De Giovanni c'è un entusiasmo debordante per l’impresa azzurra in casa dell'Ajax
Napoli in amore, tutta la gioia dei tifosi vip: "È il Paradiso"© Getty Images
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NAPOLI - È accaduto di nuovo: ancora una volta lo sport ha unito e abbracciato menti e figure di spicco di una città variegata e artistica. Nel suo calore, nella bellezza percepita a distanza, nell’entusiasmo di Raspadori, Zielinski e Kvaratskhelia, nel sorriso sornione ma convinto di Spalletti, il Napoli ha fatto ritrovare al tavolino virtuale di un bar scrittori, sportivi, comici, politici, attori, accademici, ognuno alle prese con la propria vita dalla quale si è allontanato per discutere insieme agli altri del trionfo in Champions che ha reso orgogliosi e fieri. La città, ieri, s’è risvegliata stordita, tra veglia e sonno, mettendo a fuoco ciò che era accaduto martedì sera - tra un caffè e la prima pagina del Corriere dello Sport-Stadio - per rendersi conto che sì, era tutto vero, altro che un sogno: il Napoli primo in campionato ha battuto 6-1 l’Ajax ad Amsterdam, è ad un passo dagli ottavi, sta (ri)scrivendo la storia - anche la propria - e allora val la pena fidarsi delle emozioni per provare a darne un senso, a renderle autentiche, raccontandole.


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Ottavio Bianchi, allenatore 

«La partita contro l’Ajax è stata semplicemente perfetta dal punto di vista tattico, tecnico, fisico. I miei vecchi maestri avrebbero detto: così si gioca solo in paradiso». 

Nino D’Angelo, cantautore 

«Ve ne dovete fare una ragione… Questo è un grande Napoliiii». 

Biagio Izzo, attore 

«Il Napoli è una squadra straordinaria. Si nota la forza, la consapevolezza, la maturità, la personalità soprattutto dell’allenatore. Nessuno aveva dato credito a questo gruppo, invece Spalletti ha dimostrato di essere un grande allenatore. Questa squadra ha grande voglia ed è stata costruita per vincere. Sono orgoglioso di esserne tifoso. Spero che sia un bel film con un lieto fine, senza dire altro... sono convinto che questo sia l’anno in cui riusciremo a ottenere un ottimo risultato».  


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Gino Rivieccio, attore e conduttore 

«Credo che 1-10 sarebbe stato il risultato più giusto, ma siccome in tribuna c’era il nostro amico Rudy Krol, abbiamo voluto fare un’attenzione...». 

Maurizio De Giovanni, scrittore 

«Il Napoli con questa vittoria si propone ai massimi livelli internazionali. La squadra è forte, affamata, compatta, è molto equilibrata nella rosa. Credo che la partita con l’Ajax possa aver detto la parola definitiva sulla forza del Napoli e sulla consapevolezza che la squadra può avere». 

Guido Trombetti, accademico e politico 

«Sembra di essere immersi in un sogno e ho il terrore che qualcuno mi svegli. Il Napoli sembra finalmente una squadra sicura di sé. Anche se subisce un gol è certa di ribaltare il risultato». 


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Alessandro Siani, attore 

«Questo Napoli è spettacolare!. Il Napoli è Napoli! Una forza sorprendente, un’energia ed un entusiasmo che ci avvolge. Proprio in questi mesi difficili che stiamo attraversando, per tutti noi tifosi è un toccasana. Il calcio non cura i problemi, ma quando per un paio d’ore riesce a non farteli pensare è proprio una cosa meravigliosa!».

Lina Sastri, attrice 

«Grande e magica squadra... E sono pure bellissimi! Napoli sempre e per sempre!». 

Fortunato Cerlino, attore 

«Questo Napoli mi ha fatto paura! Nel senso vero del termine, perché fa paura essere vincenti, non vivere più nella speranza ma nella consapevolezza delle proprie capacità e possibilità. Questo Napoli è la Napoli che vorrei».


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Franco Porzio, ex pallanotista 

«Questo è il punto più alto del Napoli a livello internazionale in uno stadio e contro un avversario di grande tradizione. Il Napoli ha dato una lezione di calcio all’Ajax. I giocatori sono assemblati bene, sono giovani, hanno talento, una grande gamba, voglia e fame di arrivare. Nello sport spesso accade: quando molti vanno via, quelli che restano vogliono far capire che loro erano importanti e quindi hanno una motivazione forte. A questi livelli, il Napoli può essere scheggia impazzita anche in Champions. In gara secca può battere chiunque. Spalletti ha fatto un grande lavoro».

Massimiliano Gallo, attore

«Si poteva immaginare di godere ancora con questa squadra dopo il periodo d’Oro di Diego? Si poteva confidare in una società che aveva venduto i suoi gioielli? Si poteva credere in una rivoluzione estiva, silenziosa e straziante? Si poteva sperare in tanta bellezza? Grazie a questa Società, a questo Mister e a questi ragazzi straordinari, il sogno può diventare realtà. Quest’anno siamo autorizzati a sognare!».

Lucia Fortini, assessore all’Istruzione della Regione Campania 

«Il Napoli ci sta regalando grandi emozioni a livello nazionale e internazionale, che fanno veramente bene alla città e all’intera regione. E lo stanno facendo giocatori giovani e determinati provenienti da ogni parte del mondo e perfettamente integrati sportivamente e umanamente. Un esempio da seguire che quest’anno meriterebbe finalmente il lieto fine, ma per scaramanzia non diciamo quale...».


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Giorgio Ventre, direttore Apple Academy Università  Federico II di Napoli

«Non è tanto la vittoria travolgente in uno dei templi del calcio mondiale e nemmeno la soddisfazione di un risultato molto utile per la Champions. È che per la prima volta vedi una squadra fatta di individualità ma anche di collettivo. E con un coach che è riuscito a creare un spirito di gruppo ed a dare quella grinta che è sempre mancata nei momenti cruciali al Napoli post Maradona».

Peppino Di Capri, cantante

«È bello svegliarsi dal sonno e capire e vedere toccare con mano che non hai sognato e che tutto questo è fantastico».

Riccardo Villari, presidente Tennis Club Napoli 

«Napoli stellare, un mix magico tra società, tecnico e giocatori. Ora piedi per terra, orgogliosi di quello che siamo, consapevoli che questi livelli richiedono conferme ogni giorno». 

Vincenzo Pezzella, consigliere della Suprema Corte di Cassazione 

«Tolto quell’incredibile 10 maggio 1987, sugli spalti della Curva B, quella di martedì è stata la prima volta nell’era De Laurentiis in cui mi sono detto: “mamma mia... è una cosa esagerata”. Mi aspettavo tutto questo? Certamente no. Scaramanticamente, ho paura di sognare e allora mi ripeto: è presto. Però bravi a De Laurentiis e Giuntoli va detto subito a voce alta. E bravo anche a Spalletti».


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NAPOLI - È accaduto di nuovo: ancora una volta lo sport ha unito e abbracciato menti e figure di spicco di una città variegata e artistica. Nel suo calore, nella bellezza percepita a distanza, nell’entusiasmo di Raspadori, Zielinski e Kvaratskhelia, nel sorriso sornione ma convinto di Spalletti, il Napoli ha fatto ritrovare al tavolino virtuale di un bar scrittori, sportivi, comici, politici, attori, accademici, ognuno alle prese con la propria vita dalla quale si è allontanato per discutere insieme agli altri del trionfo in Champions che ha reso orgogliosi e fieri. La città, ieri, s’è risvegliata stordita, tra veglia e sonno, mettendo a fuoco ciò che era accaduto martedì sera - tra un caffè e la prima pagina del Corriere dello Sport-Stadio - per rendersi conto che sì, era tutto vero, altro che un sogno: il Napoli primo in campionato ha battuto 6-1 l’Ajax ad Amsterdam, è ad un passo dagli ottavi, sta (ri)scrivendo la storia - anche la propria - e allora val la pena fidarsi delle emozioni per provare a darne un senso, a renderle autentiche, raccontandole.


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