Ferlaino: "Perché Kvaratskhelia non si chiama Esposito?"

A 91 anni il presidente del Napoli scudettato si gode la meravigliosa macchina da gol costruita da Spalletti. Però avverte: "Questa è una squadra che fa sognare, ma non bisogna parlare di scudetto, porta male. Questa prima fase del torneo è soltanto l'aperitivo del campionato vero che scatterà il 4 gennaio, dopo la sosta imposta da mondiale. Kvara ha un nome impronunciabile, per me è Karà: un giocatore fantastico, come lo è Leao per il Milan, come tutto il gruppo di Spalletti. Lui, De Laurentiis e Giuntoli meritano tutti gli applausi che stanno ricevendo".
Ferlaino: "Perché Kvaratskhelia non si chiama Esposito?"© LAPRESSE
Xavier Jacobelli
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A 91 anni suonati, Corrado Ferlaino è sempre più innamorato del Napoli meraviglia che comanda in Italia e in Europa, scandendo a colpi di primato il suo autunno d'oro. Lo incrocio insieme con Guido D'Ubaldo nell'etere della "Politica nel pallone", la trasmissione cult di Emilio Mancuso, in onda ogni lunedì alle 14.30 su Gr Rai Parlamento, giunta al ventesimo anno di vita e alla puntata n.675. Ferlaino è nella storia del calcio italiano, essendo stato l'uomo che a Napoli, sotto il segno di Diego Armando Maradona, ha portato due scudetti ('87 e '90); una Coppa Uefa ('89); una Coppa Italia ('87) e una Supercoppa italiana ('90). Ferlaino è felice per questo Napoli, epperò sta bene attento a non cavalcare l'onda di euforia, sebbene snoccioli i record partenopei con malcelata soddisfazione: 10 vittorie di fila, 42 reti in 14 partite, 15 giocatori diversi mandati in gol, tifosi in delirio poiché nessun club in Europa, sinora, è stato capace di tanto. "Ma, per favore, non parliamo di scudetto - attacca l'Ingegnere - Porta male e non è proprio il momento. Questa è soltanto la prima fase, l'aperitivo di un campionato che, in realtà, comincerà il 4 gennaio, dopo la sosta imposta dal Mondiale. Sarà allora che vedremo, capiremo dove potrà arrivare questo Napoli bellissimo che segna a valanga, anche se ha già incassato nove gol, sei in più rispetto a un anno fa". E Kvaratskhelia? A Napoli lo chiamano già Kvaradona... Ferlaino sorride: "Questo giocatore mi fa impazzire, è formidabile, sebbene mi riesca impossibile pronunciarne correttamente il nome: ma perché non si chiama Esposito? Per me è semplicemente Karà: lui sta al Napoli come Leao sta al Milan. Complimenti a Giuntoli che è andato a scovare Karà sino in Georgia, complimenti al coraggio e alla forza di De Laurentiis, alla bravura di Spalletti che non sbaglia una mossa".

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Per evidente scaramanzia, Ferlaino non nomina mai la parola proibita. Tuttavia egli sa bene che cosa significherebbe il terzo scudetto per Napoli: "Sarebbe una rivincita su tante aspirazioni frustrate in passato, un atto d'amore verso i tifosi che il Napoli hanno amato sempre, nei momenti come esaltanti questi, ma anche nei periodi più difficili. Il nostro è un sentimento immenso che non finirà mai". E domenica si giocherà Roma-Napoli, Mourinho contro Spalletti..."Sarà una sfida bellissima, fra due grandi tecnici, un altro passaggio importante. Ripeto: nessuna euforia, piedi per terra e avanti così. Risentiamoci dal 4 gennaio in poi".


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