C'è il boom di Simeone nel boom del Napoli. Sebbene non sia titolare fisso della squadra di Spalletti - il quale, peraltro, dimostra di saperlo impiegare sempre al momento giusto - il ventisettenne attaccante argentino squaderna numeri da protagonista. Ha deciso la partita con la Roma a quattro minuti dalla fine dell'incontro, dopo essere subentrato a Osimhen; ha portato a 8 i gol realizzati nelle 17 presenze collezionate sinora fra campionato e coppe; vanta una media realizzativa strepitosa (60%); va a bersaglio ogni 53 minuti giocati; grazie alle sue 3 reti segnate in campionato ha fruttato 6 punti, mutando in vittorie i pareggi che andavano maturando con la Cremonese, il Milan e la Roma.

Gol e valore raddoppiato
Ancora: Simeone vanta il miglior rapporto minuti giocati /reti segnate (53,67), è l'attaccante che fa più tiri nello specchio della porta; in Champions League, quando, ai Rangers ha segnato la sua prima doppietta, è diventato il secondo argentino, a realizzare quattro gol nelle prime quattro presenze nel massimo torneo continentale. Il primo è stato suo padre, Diego. Come dicono gli inglesi, la mela non cade lontano dall'albero. Si capisce perché Giuntoli in estate abbia firmato un altro capolavoro: pagato 3 milioni per il prestito e fissato a 12 milioni il diritto di riscatto, Simeone è stato quotato 15 milioni. Oggi, dicono gli esperti, ne vale il doppio.
