Napoli-Salernitana si gioca domenica: tutti i retroscena della scelta

La Lega pronta a modificare ufficialmente i calendari, slitta anche la trasferta degli azzurri con l’Udinese: da martedì a giovedì
Napoli-Salernitana si gioca domenica: tutti i retroscena della scelta© LAPRESSE
Fabio Mandarini
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NAPOLI - Ricomincia dalle tre. Dopo due giorni di tiki-taka, ieri è arrivata l’ufficialità dello slittamento: Napoli-Salernitana non si giocherà domani ma domenica alle 15 al Maradona; poco dopo la fine di Inter-Lazio, la partita delle 12.30 coinvolta strettamente nel discorso scudetto. La storia è aritmeticamente semplice: il Napoli sarà campione d’Italia per la terza volta nella sua storia se vincerà il derby e se la Lazio non batterà l’Inter. Il Casms, dopo l’investitura dell’Osservatorio, ha accolto la richiesta formalizzata mercoledì dalla Prefettura di Napoli e ha dato il via libera all’adozione del provvedimento d’urgenza che il prefetto Palomba firmerà oggi: «Anche alla luce del parere del Casms, mi accingo a compilare un documento con il quale si determina lo spostamento della partita». La Lega non ha potuto fare altro che adeguarsi nonostante l’assenza di slot televisivi disponibili e di conseguenza ha modificato il calendario. Con effetti a catena: Udinese-Napoli, valida per la trentatreesima giornata, si giocherà giovedì alle 20.45 e non martedì; e al momento è in bilico anche la data di Udinese-Sampdoria della trentaquattresima, in programma domenica 7 maggio ma probabilmente spostata a lunedì 8 maggio (ore 18.30). Le variazioni saranno ufficiali dopo l’ordinanza del prefetto. Napoli, nel frattempo, si prepara alla grande festa: «La città deve dimostrare tutta la sua gioia ma anche la sua capacità organizzativa», ha detto il sindaco Manfredi. Poi, l’appello di De Laurentiis: «Il Napoli non vuole aggiungere caos al caos cittadino: i festeggiamenti devono iniziare e terminare allo stadio». Sarà difficile. Facciamo impossibile.

La necessità

E allora, un solo ciak per il film dello scudetto: il primo atto finale della corsa al titolo andrà in scena tutto domenica. Il Napoli giocherà mezzoretta dopo l’Inter e non un giorno prima, e così la squadra, la città e il mondo sapranno subito cosa potrebbe accadere in caso di vittoria con la Salernitana: se brindare oppure rimandare la gioia alla trasferta di Udine. A suo tempo. E dunque il racconto di una giornata cominciata con la determinazione del Casms: via libera alla richiesta della Prefettura di posticipare il derby. Il prefetto Palomba annuncia: «È un periodo particolarmente complesso per Napoli, con una serie di manifestazioni nella zona dello stadio. Ci sono necessità legate a eventuali sovrapposizioni, misure e viabilità e così abbiamo proposto di valutare l’eventuale differimento della partita. Non c’è solo l’ordine pubblico: le ordinanze del prefetto possono arrivare anche per necessità pubbliche. L’orario è di competenza della Lega».

Rinascimento

De Laurentiis, collegato in video, applaude. «Sono molto soddisfatto del prevenire piuttosto che curare: nulla è stato lasciato al caso in tema di sicurezza». E ancora: «Non è deciso nulla. Anche se la squadra sfilerà su un bus scoperto. Di certo ho visto strade preparate con immagini di Maradona, Troisi e De Filippo: quanta bellezza napoletana. Il rinascimento di questa città ha portato tanti stranieri e tutti sono interessati al fattore-X in più; il Napoli Calcio». Il piano delle istituzioni, con tanto di divieti di accesso e transito, è molto articolato: «Ci aspettiamo centinaia di migliaia di persone per le strade», spiega il sindaco Manfredi. «Speravamo in questo finale per gestire meglio le risorse sul campo. In Centro si festeggerà a piedi e senza scorribande di auto e moto. E i monumenti saranno presidiati: sarà una bellissima festa responsabile».


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