De Laurentiis allo stadio di Napoli per lo scudetto

Il presidente non andrà a Udine e guarderà la partita allo stadio con i tifosi: "È bello vederli felici"
De Laurentiis allo stadio di Napoli per lo scudetto© ANSA
Fabio Mandarini
4 min

NAPOLI - Il Maradona a cena con lo scudetto: tutti invitati, manca solo l’ospite d’onore con la giacca tricolore. «Domenica eravamo pronti a festeggiare e io sarei dovuto scendere in campo con Paolo Sorrentino». Già, ma poi Dia s’ è messo di traverso e ha fatto l’uomo in più. E anche il guastafeste. Buon per la Salernitana, per carità, e in genere nulla di serio: Aurelio De Laurentiis non s’è mosso di un centimetro e aspetta domani per alzare le braccia al cielo. E se sarà, come si augurano tutti gli abitanti del pianeta azzurro, lo farà sempre nel tempio del Diego: oggi non volerà a Udine con la squadra e a meno che i piani non cambieranno in corsa guarderà Udinese-Napoli allo stadio. Uno tra 55mila; come uno dei 55mila in tribuna collegati in diretta con la Dacia Arena dalle 20.45. E con lui il sindaco Manfredi e il prefetto Palomba, un trio molto consolidato in questi giorni di preparativi napoletani. «Installeremo otto maxischermi, due per settore, oltre i due esistenti», dice il presidente. Totale: 10, il numero del Pibe. È da fuoriclasse anche un’altra scelta: «Il biglietto d’ingresso costerà 5 euro in tutti i settori e, dedotti i costi di organizzazione, l’incasso utile sarà devoluto in beneficenza». Il papillon perfettamente abbinato allo smoking. Alè: il primo scudetto della sua era è ormai servito. «Io mi sento di averne vinti altri, soprattutto quello dell’onestà. Ci hanno penalizzato costanti irregolarità: qualche volta siamo arrivati secondi ma saremmo dovuti arrivare primi».

Sono felice

E allora, il presidente del popolo non andrà in trasferta con la squadra per la partita con l’Udinese e resterà in città. Al Maradona. «Domenica scorsa i napoletani hanno dimostrato grande maturità e li ringrazio: tutti ci auguriamo di accompagnare il Napoli verso questo agognato traguardo. Riproporremo con la Fiorentina quella mini festa poi saltata dopo il derby», spiega De Laurentiis nel corso della conferenza andata in scena ieri in Prefettura. «Considerando le limitazioni del settore ospiti mi è venuto in mente di aggiungere altri maxischermi al Maradona. Il Questore e il Prefetto hanno implementato la sicurezza». DeLa non sta nella pelle: «Il mio entusiasmo è immenso e totale soprattutto guardando la gioia di tutti voi. Eppure dicevano che io non volevo vincere lo scudetto... Una stupidata. E a fine maggio scorso, quando annunciai che ci speravo, ci fu uno sguardo come a dire: poverino. Mi inorgoglisce andare in strada e vedere questo entusiasmo al quale credo di avere collaborato un po’. Domenica ho assistito a scene bellissime. Poi è chiaro che ci sono annate più o meno importanti».

La squadra

Il discorso vira verso le due vittorie con la Juve. «Questa partita vale tutto lo scudetto: averla battuta in quel mondo all’andata e in quell’altro al ritorno... Ahhh...». Il suo no della soddisfazione: 5-1 e 1-0 al 93 ’. «Ho invitato Di Lorenzo in albergo a prendere un caffè». Lunedì. «L’ho ringraziato perché è un grande capitano. Con grande carattere, grande personalità e capacità logica». Domenica, a derby concluso e scudetto rimandato, il presidente e la squadra non s’erano incrociati. «Dopo la partita non bisogna mai parlare perché uno non è sincero o lo è troppo. E comunque crea dei danni». Finale dedicato alla pizza napoletana. Di recente non esattamente apprezzata: «Era ovviamente uno sfottò. Mi diverto, non va preso in considerazione».

Zona rossa

Il sindaco Manfredi e il prefetto Palomba, al fianco del presidente, confermano la Zona Rossa in città: Centro chiuso, varchi e divieto di accesso e transito per auto e moto dalle 21 di domani alle 2 di venerdì. «Sarà un dispositivo simile a quello di domenica. Valutiamo di aumentare i servizi della metro».


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