Napoli, sfide titaniche e cartoline da Lourdes

Leggi il commento alla scelta di Rudi Garcia da parte di De Laurentiis
Napoli, sfide titaniche e cartoline da Lourdes© FOTO MOSCA
Antonio Giordano
3 min
Tagsnapoli

A un uomo, all’epoca sessantanovenne, capace di sfidare la pancia dei tifosi con una frase che ancora echeggia nelle memoria, "ricordatevi una cosa: sono io il vostro Cavani", non può certo venir meno la spavalderia di farsi uno e trino, interpretare se stesso e pure altro. Aurelio De Laurentiis non è cambiato, si è fedelmente riprodotto come ogni volta che c’è da aprire un cosiddetto ciclo, s’è sistemato al centro del palcoscenico ed ha scelto l’allenatore, stavolta Rudi Garcia: è già successo, come ama ricordarsi, da Mazzarri in poi, forse anche da Donadoni che - così disse - gli venne consigliato da una zia. Ma il confine tra verità e bugia è spesso impercettibile e poi si può anche mentire a fin di bene, almeno in certe storie d’amore radicate, che non meritano inciampi. Aurelio De Laurentiis è uomo di calcio, sa farlo, l’ha dimostrato e in questa sua ventennale nuova esistenza, tra qualche rovinoso incidente di percorso (l’ammutinamento, per dirne uno) ha avuto meriti giganteschi che gli appartengono e sui quali non fanno velo le incursioni dialettiche, un’autorevolezza che talvolta si trasforma in autorità e una personalità urticante o invasiva, la sintesi delle cause che hanno indotto Spalletti ad arrendersi, dire no al rinnovo, rinunciare a tre milioni di euro e accomodarsi nell’aria di decompressione della propria tenuta.

La passione per le sfide

A De Laurentiis piacciono le sfide titaniche, altrimenti che gusto c’è, vuole impegnarsi persino contro se stesso per andare oltre ogni umano limite, rinunciare ai Matador e regalarsi i Pipita; rifiutare decine di milioni di euro per Allan e per Koulibaly e poi rivendere a prezzi assai più moderati; ammainare le bandiere - i Mertens e gli Insigne - per riuscire in un’impresa leggendaria nella quale un ruolo l’ha avuto il suo coraggio ma che appartiene comunque alla genialità di Spalletti & Giuntoli. Stavolta De Laurentiis sta cercando di superarsi e - pur senza ignorare con umiltà il target, le possibilità economiche e dunque la dimensione del Napoli, che certe follie non può permettersele - ha cominciato a disegnarsi il futuro secondo il proprio codice, però adesso rischiosamente allargato perché nelle propri e mansioni ci finirà presumibilmente pure il mercato. E per la serie, tutti sono utili ma nessuno è indispensabile tranne me, dovesse riuscire a riscrivere le tavole del calcio, provvederà ad inviare una cartolina firmata Adl: Aurelio da Lourdes.


© RIPRODUZIONE RISERVATA