Il tentato omicidio, la camera 510, le figlie, i film e... quello che non sai di Rudi Garcia

Dieci anni fa il nuovo allenatore del Napoli scopriva l'Italia: ecco il suo lato più privato
Il tentato omicidio, la camera 510, le figlie, i film e... quello che non sai di Rudi Garcia
Chiara Zucchelli
6 min

Dieci anni fa Rudi Garcia era stato da poco nella camera 510 del Visconti di Milano. Una camera che gli ha cambiato la vita. Professionale e privata. Ce ne sono tanti di corsi e ricorsi nella vita e nella carriera del nuovo allenatore del Napoli ma i suoi ultimi 10 anni partono tutti da quella stanza d'hotel a Milano. E' lì, infatti, che Ricky Massara, all'epoca collaboratore di Walter Sabatini, madrelingua francese, lo porta per conoscere il ds della Roma. Sabatini gli vuole affidare la squadra devastata dalla sconfitta in coppa Italia contro la Lazio ma vuole prima parlarci di persona. Garcia lo convince, volano negli States da Pallotta e il resto è storia nota. Non è noto, non troppo almeno, come mai il suo passato da calciatore sia durato così poco. Questione di talento, forse, ma anche di una schiena che, a 28 anni, non gli dava tregua e lo ha costretto a smettere. Il motivo è drammatico: al cinema con la fidanzata, dopo una lite, un pazzo piantò nella schiena di Rudi un paio di forbici tentando di risolvere così una banale lite. Da quel momento addio calcio: Garcia ha deciso di diventare allenatore e ai suoi successi ha spesso brindato, lui che è più appassionato di vini che di champagne.

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Rudi Garcia, figli e fidanzata

Il prossimo brindisi lo terrà in serbo per la prima vittoria con il Napoli o, anche, per la nascita del quarto erede. Ha tre figlie di 24, 27 e 32 anni, da 9 con lui c'è Francesca Brienza, romana, romanista, conosciuta, non senza polemica, quando lui era allenatore e lei giornalista di Roma Tv. Ma Garcia, all'epoca 49 anni, era libero e la storia ha dimostrato che non era un fuoco di paglia. D'altronde, in una vecchia intervista, Rudi si è definito "fedele" e amante "dei legami lunghi", in campo e non.

Rudi Garcia e Francesca Brienza, le parole di Totti

Nella sua autobiografia Francesco Totti descrive così la nascita di questo amore: "Lo seguo praticamente in diretta, perché Rudi mangia spesso con noi “anziani”, e quando intravede al buffet Francesca, una bella ragazza di Roma Tv, resta invariabilmente con la forchetta a mezz’aria. 'Com’è elegante, che bel sorriso.' Noi lo prendiamo pure in giro, senza eccedere perché un po’ di distanza fra allenatore e giocatori è necessaria, ma con molta dolcezza e – diciamolo – anche partecipazione. In un mondo che la gente pensa votato al sesso sfrenato, Garcia palesa tutti i sintomi della cotta da liceale, e mi piace che non ce lo nasconda, è una dimostrazione di fiducia. Rudi è separato e libero, nulla osta al fatto che corteggi Francesca, e quando i due si mettono assieme ne siamo tutti contenti. Una storia del genere, ovviamente, diventa in fretta di dominio pubblico, e così loro postano sui social il famoso selfie al Colosseo, ufficializzando la loro unione. Romanticismo puro".

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Garcia e Roma, i luoghi del cuore

Anche i luoghi romani, nonostante non sia più a Trigoria da sette anni, sono rimasti gli stessi: i ristoranti "Il Marchese" e "Rinaldi al Quirinale" a Roma e "L'Isola del Pescatore a Santa Severa", il dentista Daniele Puzzilli (lo stesso di Mourinho) che lui stesso consigliò ai calciatori, il parrucchiere all'Eur e le visite annuali in città che non sono mai mancate. E sempre, sempre, Garcia è stato disponibile per chi gli chiedeva una foto o un autografo. A Roma abitava tra l'Eur e Casal Palocco e non sapeva, all'inizio, che la villa presa in affitto era stata quella in cui la polizia italiana aveva fatto un blitz per prelevare e poi rimpatriare Alma Shalabayeva, moglie del dissidente kazako Ablyazov. Era il 2013, nel 2015, sempre davanti casa sua, ci fu una rapina con spari, ma senza conseguenze per lui e la sua famiglia.

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Rudi Garcia, tutte le passioni

Appassionato di musica (italiana, spagnola e rap francese delle periferie), chitarra e giornalismo, adora "Il Gladiatore" ma il suo film preferito è: "Invictus". Persona generosissima - quasi impossibile pagare qualcosa con lui -, appassionato di mare, non ha peli sulla lingua ma ha l'astuzia di capire sempre dove si trova e con chi. Un esempio? Fu lui, nel 2013, a pretendere che la panchina della Roma fosse sotto la curva Sud e non sotto la Nord. Non c'erano riusciti, per la cronaca, neppure Fabio Capello e Luciano Spalletti.


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