Osimhen, il rinnovo con il Napoli ritarda: distanza su quattro punti

L’accordo per l'attaccante non arriva. Contatti continui tra le parti per provare a limare la distanza
Fabio Mandarini
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«Mai dire mai» è una delle frasi più classiche, usate e abusate da tante e tante persone ogni giorno nel mondo. Non semina tracce, non fa mica specie. Ma una volta su duecento milioni capita di lasciare il segno: lo ha fatto Rudi, ieri, citandola all'interno di un discorso più ampio riferito al futuro di Osimhen. In questo momento ancora in bilico, dopo quattro giorni di incontri tra Roberto Calenda, l'agente di Victor, e Aurelio De Laurentiis, il presidente del Napoli. A Dimaro, dopo un weekend piuttosto fresco di vento e pioggia, è tornato a splendere il sereno (sopportabile, per carità): eppure all'interno dello Sport Hotel Rosatti, il quartier generale della squadra, permane l'impressione di una serie di difficoltà anche dopo la partenza di Calenda. Le quattro giornate del Napoli e Osi non sono bastate a sbloccare l'accordo, anche se le diplomazie sono costantemente al lavoro per trovarlo e i contatti continui: l'annuncio dell'intesa non arriva, non si vede ancora la luce proprio come sabato s'è intravisto a malapena Osimhen sul palco nel corso della presentazione del gruppo dei campioni d'Italia. Seimila tifosi in festa lo hanno invocato e acclamato come un re, come nessun altro - cosa che accade regolarmente a ogni allenamento - e lui dopo aver salutato e ringraziato s'è andato a sistemare lontano dal clamore. Dietro Anguissa e un po' di compagni. Anche le vibrazioni interne lo percepiscono di umore così così; non esattamente sereno: ha detto di voler restare a Garcia e a chiunque abbia letto la dichiarazione d'amore azzurro nell'intervista rilasciata in Nigeria prima di rientrare e si aspettava di concludere presto la questione. I tempi, invece, si sono allungati: la distanza resta. Del resto sono notevoli i punti in ballo: l'inserimento di una clausola e il valore della stessa, l'ingaggio, le proporzioni tra i termini e la maxi valutazione di 200 milioni del cartellino stilata da Adl. Il contratto di Osi scadrà nel 2025 ma c'è un'altra frase di Rudi che mette fretta: «Spero che resti al Napoli. Ha un contratto e sono tutti tranquilli, però nel calcio...». Però? «Mai dire mai».

Sullo sfondo l'ombra del Psg

E allora, la storia delle storie. Che, come Rudi lascia intendere da qualche giorno, potrebbe anche cambiare un'altra storia: quella della stagione del Napoli. Avere Osimhen in squadra fa la differenza e non averlo la fa al contrario: l'allenatore ne è perfettamente consapevole ed è per questo che ieri ha dichiarato la sua speranza e la settimana scorsa s'è invece soffermato sulla ricerca della felicità del centravanti. «Lo voglio felice», ha detto. Testuale. La squadra, nel frattempo, concluderà domani il ritiro a Dimaro e poi da venerdì si trasferirà a Castel di Sangro, in Abruzzo: Adl ha annunciato che il 12 agosto tirerà le somme sulle previsioni in vista della prossima stagione, e considerando che si tratta del giorno finale del ciclo abruzzese va da sé pensare che l'obiettivo è chiudere la storia entro quella data. Sullo sfondo, nel frattempo, restano le ombre del caso-Mbappé. L'ombra del Psg. L'unico club in grado di soddisfare le richieste del Napoli con il famoso duecentino: parole di Adl.

Lozano e Zielinski, la situazione

In questo gioco - si fa per dire - di rinnovi e prolungamenti rientrano anche Zielinski e Lozano, entrambi in scadenza nel 2024 ed entrambi destinatari di un messaggio di DeLa che in maniera neanche velata ha palesato il rischio di vederli fuori rosa. Il capitolo di Zielo, però, ha preso una piega positiva dopo l’incontro con il suo agente Bolek: le parti si aggiorneranno, si vedranno ancora, ma la base per proseguire insieme è stata costruita. Ben inteso: a cifre diverse dai 4,8 milioni dell’ultima stagione di Piotr. L’ingaggio del Chucky, invece, è di 4,5 milioni: è stato richiesto in Mls, da Los Angeles, ma poi la questione è finita in freezer.


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