Napoli ancora una volta ostaggio dei delinquenti: è possibile?

È successo di nuovo ieri sera, dopo che la cronaca era stata costretta ad annotare gli incidenti del 15 marzo scorso: a distanza di 237 giorni, gli hooligans in salsa tedesca di Berlino hanno fatto persino peggio di quello che combinarono gli ultras dell’Eintracht
Antonio Giordano
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Si parte dalla fine (sperando che sia finita), da una domanda che è inevitabile porsi: possibile mai che ogni volta ci sia una partita in cui si muovano migliaia di tifosi, Napoli debba essere oltraggio di questi delinquenti? È successo di nuovo ieri sera, dopo che la cronaca era stata costretta ad annotare gli incidenti del 15 marzo scorso: a distanza di 237 giorni, gli hooligans in salsa tedesca di Berlino hanno fatto persino peggio di quello che combinarono gli ultras dell’Eintracht.

 

Napoli-Union, in arrivo altri tifosi tedeschi

Per ora, ci sono undici arresti, ma la giornata è lunga e non promette nulla di buono, perché dalla Germania sta arrivano un altro nucleo di fans dell’Union, che ieri sera hanno devastato il centro - Piazza Dante e dintorni - negozi, auto, tutto quello che capitava - ed hanno costretto il questore di Napoli, Maurizio Agricola, a convocare una conferenza stampa: «Circa 250  ultras tedeschi sono arrivati alle 19.44 e sono stati scortati negli hotel intorno alla stazione, da dove sono usciti, incappuciati e con felpe bianche alle 22.30. E’ stato necessario fronteggiarli prima in piazza Nicola Amore e poi in Piazza Dante abbiamo dovuto ricorrere al lancio di lacrimogeni. Sono stati fermati 11 berlinesi, dieci accusati di «devastazione e saccheggio», e uno per «lesioni e resistenza a pubblico ufficiale. Non ci sono stati contri tra tifoseria napoletana e tedesca, ma solo con le forze dell’ordine. Non si prevede la chiusura del settore ospiti». Però perché è successo ancora?


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