Napoli, le emozioni ritrovate: tutti uniti con Mazzarri

Leggi il commento sugli azzurri, reduci dalla vittoria in trasferta contro l'Atalanta
Pasquale Salvione
3 min

I risultati contano, non c’è dubbio. Ma contano anche le emozioni, la passione, il coinvolgimento. La vittoria in casa dell’Atalanta non è stata l’unica di Walter Mazzarri. La più importante, quella che può dare una svolta alla stagione azzurra, è un’altra: aver ridato un’anima al Napoli. Una trasformazione che ha coinvolto la squadra, i tifosi, tutto l’ambiente. I giocatori lo hanno dimostrato in campo a Bergamo, hanno combattuto e sofferto da gruppo, hanno giocato l’uno per l’altro. In alcuni tratti lo hanno fatto meglio, in altri meno. Ma hanno fatto vedere di aver già sfruttato i consigli del nuovo allenatore: squadra corta, linea di difesa più alta e più sincronizzata grazie agli allenamenti specifici, pressing e tentativo di recupero palla sempre alto.  

Napoli di Mazzarri promosso 

Nel complesso il Napoli ha convinto, anche se non è stato ancora quello inebriante della scorsa stagione. I segnali sono comunque incoraggianti, perché il lavoro di Mazzarri è solo all’inizio. È partito dal carattere, dovrà rispolverare molte nozioni tattiche dimenticate, dovrà intervenire sulla preparazione atletica e sulla prevenzione degli infortuni (altra nota dolente di questo inizio di stagione) e dovrà studiare come sfruttare al meglio tutta l’ampia rosa a disposizione. Ma ha il grande vantaggio di aver subito appassionato tutto il gruppo: il primo bacio con Kvara, il sorriso stampato sul volto di Elmas, l’abbraccio con Di Lorenzo, il feeling con Osimhen che si toglie la maschera e torna a vestire la maglia azzurra anche sui social. Sono flash che abbagliano dopo un periodo di luce soffusa, la squadra è stata subito affascinata dal ritorno del tecnico di San Vincenzo.  

Da Garcia a Mazzarri

Un cambiamento di spirito che ha influito anche sull’umore della piazza. La gioia e la grande festa di maggio sembravano solo un lontano ricordo fino a pochi giorni fa. La sconfitta più grande dell’era Garcia è stata quella di aver creato un distacco con una parte di tifosi, stufi di una serie di leggerezze che stavano facendo rompere un giocattolo quasi perfetto. Da sabato la musica è cambiata, l’avvento di Mazzarri ha trascinato di nuovo tutti dalla parte del Napoli. Ora ci sono un’altra volta milioni di tifosi uniti, pronti a soffrire, lottare e gioire con la loro squadra. In campo potrà vincere o perdere, come succede con tutti gli allenatori, ma si è risvegliato un sentimento. I risultati contano, ma le emozioni e la passione a volte contano ancora di più. 


© RIPRODUZIONE RISERVATA