Mazzarri, l’ultima surreale giornata: dal Lungomare alla chiamata di De Laurentiis

Dubbi, silenzi e sedute fantasma. A cena la telefonata del presidente: finisce così la sua seconda era in azzurro
Fabio Mandarini
3 min

NAPOLI - Al buio fino alle 20.30. Fino a cena. Quando poi, tra lo stupore generale, è comparso sul Lungomare con la sua compagna. Una novità per lui che ha sempre frequentato Pozzuoli; il solito posto anche sabato, dopo la partita con il Genoa, l’ultima da allenatore del Napoli in carne ossa. Di una squadra vera: quella che invece ieri ha prima allenato e poi salutato al centro sportivo di Castel Volturno, al termine di una seduta surreale nello scorrere di una giornata surreale, s’è trasformata in una squadra fantasma. Ora c’è, ora non c’è. Sparita in un amen, smaterializzata attimo dopo attimo e fino alla comunicazione serale di Adl, dopo la firma di Calzona e un’intera giornata di silenzio. Il segreto di Pulcinella, dicono a Napoli. E pure in Toscana.  

Le ore dell'esonero di Mazzarri

Mazzarri è parso turbato, ovviamente. Legittimamente frastornato: il rumore delle voci è un trambusto assordante che dirotta l’attenzione di tutti. Giocatori compresi: eppure mancano solo 48 ore all’andata degli ottavi di Champions con il Barça. Il penultimo allenamento verso un’impresa sospesa tra quelle dei titani e quelle dei giganti, considerando lo stato delle cose, è fissato per le 14.30, quando già da tempo era chiaro a tutti l’andazzo, ma lui indossa la tuta e scende in campo. Una terra di nessuno: i giocatori si pongono le sue stesse domande e le pongono a chiunque pensino possa avere una risposta. Ma lo fanno sottovoce, perché c’è comunque un tecnico al lavoro meritevole di un rispetto e di una dignità conservati fino all’ultimo istante della seduta: Mazzarri non abbassa lo sguardo, anche se è dura parlare di tecnica e tattica a una squadra ormai sfuggita, evaporata come aria. Come un fantasma.  

La telefonata di De Laurentiis

Dopo un’ora e un quarto con tutto lo staff schierato in campo - il prof Pondrelli, il vice Frustalupi, il collaboratore tecnico Grava e il preparatore dei portieri Rosalen Lopez - Mazzarri chiude l’allenamento e la sua avventura. Dopo 97 giorni e un’oretta utile a raccogliere un po’ di cose prima di inforcare l’uscita del centro con la sua berlina nera di lusso. Calzona, nel frattempo, è già il nuovo allenatore del Napoli. La telefonata di De Laurentiis arriva alle 20.30, a cena: saluti e baci. E rimpianti: di non aver vissuto la noche con il Barça e di aver detto addio, per la seconda volta dopo 10 anni, proprio quando c’era Osimhen da scatenare contro tutti. Amici Miei atto secondo finisce così. Ma il calcio non è un film.

 


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