Napoli, la fine del tunnel

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Pasquale Salvione
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Ci voleva tanto? Il Napoli, finalmente, è tornato a fare il Napoli. Nessuna illusione, per carità. Ma il fascio di luce che si vede in lontananza potrebbe essere la fine del tunnel. Quella di Reggio Emilia vale più di una vittoria, perché in questo momento non è la classifica la cosa più importante. La buona notizia per i tifosi, per Calzona e per De Laurentiis è che il Napoli è sembrato di nuovo una squadra. Tanta qualità, tanto palleggio, devastante sulle fasce, cinica in attacco. D’accordo, il Sassuolo non è l’avversario più temibile in questo momento, ma i segnali che sono arrivati prescindono dalla difficoltà della partita. Uno su tutti, la reazione dopo il gol dello svantaggio. Gli azzurri stavano dominando e sono andati sotto alla prima occasione concessa, un classico stagionale. In dodici minuti hanno scatenato l’inferno, tre gol che hanno ribaltato il risultato e dato un segnale importante soprattutto a loro stessi.
Il frutto del lavoro di Calzona inizia a vedersi. In campo c’erano nove undicesimi della squadra dello scudetto e la sintonia è stata evidente. Soprattutto quella sulle corsie esterne. Di Lorenzo e Politano da un lato, Mario Rui e Kvara dall’altro hanno un’intesa datata, si muovono e si trovano senza nemmeno guardarsi. Se poi davanti è tornato sua maestà Osimhen, diventa difficile non concretizzare un volume di gioco offensivo che improvvisamente è tornato a essere degno di una squadra campione d’Italia. Per Victor cinque gol in tre partite sono il modo migliore per riaccendere le speranze dei tifosi e per mettere a tacere le voci sul futuro. C’è tempo per rispondere agli indovinelli dell’amico Troost-Ekong, ci sono ancora dodici partite di campionato e un ritorno degli ottavi di Champions da giocare, poi si vedrà. Lo stesso discorso vale anche per Kvara, ha il dovere di concentrarsi solo sul campo senza pensare alle sirene di mercato. È stato probabilmente quello che ha sofferto di più a livello personale il momento difficile della squadra, ma solo se torna a essere spensierato può tornare a dare il meglio di sé e essere il giocatore devastante che l’anno scorso ha strabiliato il campionato.

Napoli, un nuovo scenario

La vittoria ritrovata in trasferta dopo tre mesi, comunque, apre un nuovo scenario per il Napoli. Inutile guardare troppo avanti, il prossimo esame con la Juve sarà sicuramente più indicativo. Ma c’è la sensazione che si sia riacceso qualcosa, la stessa percezione che hanno avuto i tantissimi tifosi che hanno cantato senza sosta ieri al Mapei Stadium. Domenica il Maradona sarà pieno, un risultato positivo potrebbe rappresentare una svolta nella rincorsa ai posti in Europa. L’anno scorso il roboante 5-1 contro Allegri fu una delle vittorie chiave nella marcia tricolore, stavolta potrebbe rimetterlo clamorosamente in corsa. Di sicuro le prestazioni di ieri di Osimhen, di Kvara e di tutta la squadra possono solo aumentare il rammarico e la rabbia. La qualità di questa rosa è sicuramente più alta di diverse squadre che occupano i primi otto posti. Una riflessione che deve aiutare il presidente De Laurentiis a guardare avanti: evitare gli errori fatti quest’anno deve essere il suo primo obiettivo per la prossima stagione. Certe scelte non si possono più sbagliare.


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