Napoli, Juve e Lazio: la situazione nella corsa al Mondiale per Club

Signora a +5 nel ranking, azzurri costretti a qualificarsi ai quarti ma potrebbe anche non bastare

È come se fosse stata versata una tanica di benzina su un materiale altamente infiammabile. Le parole di Aurelio De Laurentiis da Londra hanno fatto divampare il fuoco della corsa al primo Mondiale per club, in programma a giugno 2025 negli Stati Uniti. Un torneo che ti accoglie con un ticket d’entrata da 50 milioni di euro, puliti puliti. «Vada come vada con il Barcellona, al Mondiale dovremmo andarci noi - ha detto Adl - la Juve è fuori dalle coppe europee per squalifica e non andrebbe ammessa». Per l’Italia l’ultimo slot disponibile è ormai una questione tra Juventus, Napoli e Lazio, con quest’ultima che avrebbe bisogno a dir la verità di un miracolo per compiere il doppio sorpasso. Secondo Nyon, comunque, un giro fuori dal gran ballo delle coppe per i bianconeri (la Juve, penalizzata di 10 punti, sarebbe scivolata in Conference senza esclusione Uefa) è punizione sufficiente a espiare tutte le colpe.

Al netto di azioni legali più o meno annunciate, oggi contano i punti ottenuti, quelli ancora possibili e una classifica che tiene conto dei soli risultati in Champions negli ultimi anni e che premia già l’Inter di Inzaghi quale migliore italiana, irraggiungibile per le altre. L’Europa può portare 12 squadre; tra queste, sono incluse di diritto le quattro vincitrici delle ultime quattro edizioni della Champions: il Chelsea campione nel 2021, il Real nel 2022, il City nel 2023 e la regina del 2024. Al momento sono dentro City, Real Madrid, Bayern, Psg, Chelsea, Inter, Porto e Benfica, con un limite di due squadre per ciascun Paese. Se la stagione europea finisse oggi, s’aggiungerebbero Borussia Dortmund (davanti al Lipsia), Atletico Madrid (meglio del Barça), Juve (davanti a Napoli, Milan e Lazio) e Salisburgo, quest’ultima fuori solo se una tra Arsenal, Copenhagen e Psv dovesse alzare la coppa a Wembley la notte dell’1 giugno.


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La corsa italiana al Mondiale per Club

I bianconeri sarebbero dentro al Mondiale, come detto, ma devono scongiurare un possibile sorpasso; la formazione di Allegri, infatti, non può migliorare i suoi 47 punti, mentre il Napoli - attualmente a 42 - avrebbe la possibilità di raggiungere quota 58 in caso di conquista del trofeo. Questo il regolamento: ogni successo in questa fase garantisce 2 punti, ogni pareggio 1 punto e ogni passaggio del turno un ulteriore punto. A Di Lorenzo e compagni basterebbe battere il Barcellona nella gara di ritorno e fare due pareggi nei quarti (con una vittoria o con due pari), oppure eliminare i catalani con un pareggio nei 120’, girare a 44, e trovare poi i 3 punti che mancano nei quarti; significherebbe cioè qualificarsi per la semifinale. Il Napoli ha un piccolo vantaggio: non deve necessariamente superare la Signora, gli basta pareggiare i conti del ranking e far valere il cammino di quest’anno come criterio per farsi preferire dall’Uefa.

Alla Lazio serve un miracolo

L’impresa che viene chiesta a Sarri, invece, va ben oltre l’eliminazione del Bayern. Per il doppio sorpasso - in realtà triplo perché la Lazio ha davanti anche il Milan, che però non può più migliorare il suo ranking - dovrebbe invece collezionare 12-13 punti, tramite un filotto di risultati che lo porterebbe in finale... sperando che l’amico Calzona si fermi molto prima.


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È come se fosse stata versata una tanica di benzina su un materiale altamente infiammabile. Le parole di Aurelio De Laurentiis da Londra hanno fatto divampare il fuoco della corsa al primo Mondiale per club, in programma a giugno 2025 negli Stati Uniti. Un torneo che ti accoglie con un ticket d’entrata da 50 milioni di euro, puliti puliti. «Vada come vada con il Barcellona, al Mondiale dovremmo andarci noi - ha detto Adl - la Juve è fuori dalle coppe europee per squalifica e non andrebbe ammessa». Per l’Italia l’ultimo slot disponibile è ormai una questione tra Juventus, Napoli e Lazio, con quest’ultima che avrebbe bisogno a dir la verità di un miracolo per compiere il doppio sorpasso. Secondo Nyon, comunque, un giro fuori dal gran ballo delle coppe per i bianconeri (la Juve, penalizzata di 10 punti, sarebbe scivolata in Conference senza esclusione Uefa) è punizione sufficiente a espiare tutte le colpe.

Al netto di azioni legali più o meno annunciate, oggi contano i punti ottenuti, quelli ancora possibili e una classifica che tiene conto dei soli risultati in Champions negli ultimi anni e che premia già l’Inter di Inzaghi quale migliore italiana, irraggiungibile per le altre. L’Europa può portare 12 squadre; tra queste, sono incluse di diritto le quattro vincitrici delle ultime quattro edizioni della Champions: il Chelsea campione nel 2021, il Real nel 2022, il City nel 2023 e la regina del 2024. Al momento sono dentro City, Real Madrid, Bayern, Psg, Chelsea, Inter, Porto e Benfica, con un limite di due squadre per ciascun Paese. Se la stagione europea finisse oggi, s’aggiungerebbero Borussia Dortmund (davanti al Lipsia), Atletico Madrid (meglio del Barça), Juve (davanti a Napoli, Milan e Lazio) e Salisburgo, quest’ultima fuori solo se una tra Arsenal, Copenhagen e Psv dovesse alzare la coppa a Wembley la notte dell’1 giugno.


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