Napoli-Juve, Kvaratskhelia illumina: e quel gesto fa sognare i tifosi

Il georgiano segna ed esulta facendo "io resto qui" con le mani, che festa al Maradona: quinta vittoria di seguito con la Juve, non era mai successo nella storia
Valerio Minutiello
2 min

Sì, il Napoli è tornato. Dopo il Sassuolo, la vittoria con la Juve certifica la rinascita. Una vittoria storica perché è la quinta di fila in casa contro i bianconeri, non era mai successo in Serie A. Il 5-1 dell’anno scorso non se l’è dimenticato nessuno: quella partita diede il via al lungo viaggio verso lo scudetto. Adesso è tutta un’altra storia. Però il Maradona è tornato a brillare, ballare e cantare come nella scorsa stagione.

Kvaratskhelia, il gol e il gesto ai tifosi

E con la spinta dei tifosi, è tornato a brillare anche Kvaratskhelia. Irresistibile nel primo tempo: ha fatto impazzire Cambiaso e tutti quelli che si avvicinavano dalle sue parti. Nel finale del primo tempo ha tirato fuori la magia dal cilindro: destro al volo a fulminare uno Szczesny non proprio attentissimo. L’esultanza con il gesto eloquente: “Io resto qui”, a spegnere (forse) le voci sul futuro. E i tifosi adesso possono sognare. Kvara ha segnato due gol e confezionato due assist nelle sfide contro la Juve al Maradona: è la squadra su cui infierisce di più nelle gare casalinghe, quanto basta per fare di lui un idolo.

Osimhen c'è

L’altro protagonista più atteso era Osimhen. Si è visto poco, ma si è preso il rigore nel momento decisivo. Dal dischetto ha sbagliato, però sulla ribattuta ci ha pensato Raspadori a sistemare le cose. Comunque Osi ci ha messo lo zampino, anche se non ha festeggiato la vittoria con il gol dopo la tripletta contro il Sassuolo.

Vlahovic, che delusione

Dall’altra parte la grande delusione è stata Vlahovic: sul risultato finale pesano sicuramente le quattro occasioni colossali fallite dal serbo, tra cui un palo clamoroso. Il Napoli fa festa, e torna a pensare alla Champions. I tifosi sui social hanno ricominciato subito a criticarlo. Sembrava essere uscito dalla crisi: il 2024 era iniziato alla grande, ma oggi ha fallito l'appuntamento più importante. Ci aveva pensato Chiesa a mettere le cose a posto, ma non è bastato. 


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