Aurelio De Laurentiis ribadisce un concetto che aveva già espresso qualche settimana fa: "Non si può rifare lo stadio Maradona". Il presidente del Napoli, intervenuto a 'Radio Napoli Centrale', spiega perché: "Il Maradona non potrà essere oggetto del Napoli perché con l’architetto Zavanella abbiamo fatto un approfondimento totale con dei sopralluoghi, per le modifiche dovremmo costruire uno stadio nello stadio, ed il Napoli dovrebbe giocare alcuni anni fuori e noi non possiamo perdere tre anni e cento milioni di incassi in un altro stadio".
De Laurentiis e l'ipotesi stadio a Bagnoli
Il futuro può chiamarsi Bagnoli, come lo stesso De Laurentiis aveva annunciato un mese fa: "Ci sono oltre 200 ettari, circa 250 divisi in cinque lotti. Dove mi vorrebbe mandare il sindaco ci vogliono cinque anni di bonifica, mentre il parco dello sport è un’altra parcella: ce n’è una da 35 ettari e una da 30, quella da 35 ha iniziato la bonifica assieme a quella da 30. Quella da 35 terminerà la bonifica, da come mi hanno assicurato, a maggio 2025. Quella da 30 dovrebbe terminare a giugno 2026. Su questi due lotti da 65 ettari uno potrebbe fare il tennis, lo stadio del Napoli, il centro sportivo come quello del Manchester City...".
E ancora: "Ho un appuntamento con il ministro Fitto che convocherà Invitalia ed il sindaco: se tutti quanti si son messi in testa di penalizzare il Napoli e di spedirlo lontano dalla città, me ne farò una ragione".