Pagina 2 | De Laurentiis promuove il Napoli: "Conte non sbaglia, De Bruyne mi ha colpito. Che bravo Manna!"
De Laurentiis elogia De Bruyne. E su Manna: "Grandissimo acquisto"
Il grande colpo resta per l'arrivo di Kevin De Bruyne: "Mi ha colpito la sua grandissima serietà, la professionalità. È uno che guarda dritto al futuro. A me dà questa sensazione: sa perfettamente che, quando entrerà in campo, potrà fare la differenza. È forse l’acquisto più suggestivo, ma voglio essere chiaro: io sono contento di tutti gli acquisti che faccio. Non faccio mai il lecchino con nessuno, perché secondo me tutti meritano i complimenti. Ogni operazione viene valutata con attenzione. Manna, ad esempio, è un grandissimo acquisto: un grande direttore sportivo, un grande conoscitore di calciatori. Conte, tra l’altro, è uno che non sbaglia. Se un giocatore accetta la sua corte, è perché sa perfettamente che lui può tirare fuori ancora di più rispetto a quanto già fatto finora".
De Laurentiis sulla Lega: "Qualcosa non funziona, mi preoccupa l'indebitamento"
Infine, sulla Lega Serie A: "C’è qualcosa che non funziona. Io vedo una grande confusione, soprattutto perché mancano gli imprenditori nei momenti decisionali più importanti. Durante le assemblee, spesso si fanno incursioni su questioni fondamentali, e in quei frangenti la presenza diretta dei proprietari dovrebbe essere determinante. La situazione è anche alimentata dall’ingresso dei fondi. Io sono sempre stato contrario ai fondi: sono strutture di passaggio, hanno l’obiettivo di massimizzare i profitti per i loro investitori e poi lasciare qualcosa in più. Ma questo approccio mal si sposa con la gestione a lungo termine di un club di calcio. Un altro nodo è quello delle dimensioni del campionato: siamo troppi. Non ci sono abbastanza risultati economici per sostenere venti squadre in Serie A. Assolutamente no. Per quanto riguarda invece la governance del calcio italiano, devo dire che Gabriele Gravina e Viglione sono una coppia inaffondabile. Sono capaci, concreti, e stanno lavorando duramente per migliorare il sistema. Se il governo iniziasse davvero ad ascoltare di più le richieste dei presidenti, dei proprietari dei club, ma anche della stessa FIGC, si potrebbe andare dritti verso un successo maggiore, riducendo anche quella che oggi è una delle maggiori preoccupazioni: l’indebitamento del sistema, che mi spaventa moltissimo".