Napoli, il gol diventa un problema

Leggi il commento sul pareggio senza reti in Champions contro l’Eintracht Francoforte
Pasquale Salvione
4 min

Si fa dura. Quattro punti in quattro partite non sono un bottino incoraggiante a metà girone di Champions. E il calendario non è certo in discesa. Prima di Natale il Napoli sfiderà il Qarabag e il Benfica di Mourinho, a inizio 2026 Copenaghen e Chelsea. Il tempo per risalire in classifica c’è, a patto che Conte ritrovi un Napoli più vivace e più cattivo. Più pimpante, più incisivo, più cinico sotto porta. Per ora Antonio deve accontentarsi di aver chiuso la terza partita senza subire gol: potrebbe sembrare solo un contentino, ma, dopo le incertezze avute da inizio stagione, è un’ottima notizia per una difesa che ha ritrovato in Rrahmani il suo pilastro. Il Napoli ha costruito la scorsa stagione sulla solidità, averla recuperata è uno step importante nel percorso di crescita. 

Così come lasciano ben sperare le prestazioni di Elmas e Gutierrez. Ne aveva parlato bene alla vigilia Conte, la risposta in campo è stata esattamente come la sua presentazione. Il terzino spagnolo ha macinato chilometri sulla fascia, ha difeso e attaccato, è stato largo ma si è anche accentrato. Con Spinazzola acciaccato, si candida a diventare uno dei titolari. La catena di sinistra formata con Elmas (che ha iniziato esterno d’attacco e ha chiuso play) è stata molto più vivace di quella destra, con Di Lorenzo e Politano non nella serata migliore. Il macedone ci ha messo dinamismo e qualità, la solita esuberanza, ha creato spesso la superiorità numerica ed è stato anche molto pericoloso. Oltre alla certezza Anguissa e al positivo rientro di Lobotka, ha dato segnali importanti anche Lang, capace più volte nel finale di creare problemi alla difesa dell’Eintracht, in campo al Maradona con un bus davanti alla porta (linea a cinque praticamente bloccata).  

Dalla notte di Champions, però, Conte si porta anche delle indicazioni di lavoro importanti. La prima, ovviamente, è quella della finalizzazione. Il Napoli fa fatica a segnare, deve ritrovare smal to e lucidità per capitalizzare al meglio quello che costruisce. E qui veniamo al secondo punto: c’è sicuramente la necessità di aumentare il volume di occasioni offensive. Non è semplice farlo, c’è bisogno di ritrovare uomini, energie e condizione per tornare a giocare su ritmi più alti, con maggiore ferocia e maggiore determinazione. Spesso il Napoli si trova di fronte squadre arroccate, entrare con un giro palla lento diventa un esercizio molto complicato. In questa ottica possono dare una mano gli esterni di qualità, la crescita di Neres e Lang aiuterà certam ente ad entrare più spesso nelle difese avversarie. E poi bisogna ritrovar e i gol degli attaccanti. Hojlund non è ancora al massimo dopo lo stop muscolare, Lucca finora è stato ancora altalenante e all’orizzonte c’è il rientro di Lukaku. Con tutta la rosa a disposizione il lavoro sarà più facile. In Champions, però, non si potrà più sbagliare. Altrimenti si rischia di dover salutare prima del previsto.  


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