ROMA - Ora diventa un caso. La Procura di Roma ha infatti deciso di chiedere l’archiviazione del procedimento per danni contro i 44 teppisti che lo scorso anno, in occasione della sfida contro il Feyenoord, devastarono la Barcaccia. Il motivo? Non possono essere processati perché dal punto di vista penale sono già stati condannati in Olanda. A opporsi fermamente a tale richiesta è stato il Codacons che in un comunicato ha fatto sapere che le azioni «potrebbero rimanere impunite e senza alcun colpevole.
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Il problema, tuttavia, è che dagli atti non emerge la sussistenza di un processo penale in Olanda a carico degli indagati e per i fatti di danneggiamento e non c’è evidenza del reato per cui si procede – si legge -. In buona sostanza, non vi è alcuna certezza che la Procura olandese stia processando gli ultras per i danni cagionati alla “Barcaccia” di Piazza di Spagna».
L’associazione di consumatori è parte attiva a difesa della città nel procedimento aperto dalla magistratura. Ma c’è di più. Per la riparazione di tutto lo scibile la Sovrintendenza spese 75 mila euro mentre le devastazioni furono quantificate in 1 milione e 700 mila euro. Non soltanto la Barcaccia – che comunque presenta delle microfratture che non andranno mai più via -, ma anche «100 mila euro di danni agli autobus, 40 mila ai cassonetti dell’Ama – continua il Codacons -, 18 mila alle autovetture della polizia municipale. Per questo chiediamo che il procedimento vada avanti qui da noi». Chi paga, quindi?
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