Stefano sullo Stadio della Roma: «E' un atto dovuto»

Il successore di De Vito prova a ricompattare il Movimento: «Abbiamo il dovere di andare avanti. Fugheremo ogni dubbio di vizio sulla procedura»
Stefano sullo Stadio della Roma: «E' un atto dovuto»© ANSA
Guido D'Ubaldo
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ROMA - È quasi una chiamata alle armi, il tentativo di ricompattarsi dopo i grandi dubbi dei giorni scorsi, in seguito all’arresto di De Vito del 20 marzo. Da allora sono successe tante cose: l’addio di Frongia, l’assessore allo Sport che risultava indagato e che presto verrà reintegrato in Giunta, dopo la richiesta di archiviazione della Procura. Ieri la prima uscita ufficiale di Enrico Stefàno, vicepresidente vicario dell’Assemblea capitolina, di fatto il successore di De Vito, è servita per ribadire la posizione del Campidoglio sul progetto di Tor di Valle.

Oggi Stefàno presiederà per la prima volta l’assemblea capitolina convocata in via straordinaria ed è previsto l’intervento della sindaca Raggi, il primo dopo la bufera capitolina. Ieri il giovane ed emergente dirigente grillino ha quasi voluto dettare la linea del Movimento, evitando vie di fuga. Ha parlato a margine della presentazione degli World Sport Games 2023, cercando di serrare le fila nel gruppo dei Cinque Stelle che governa il Campidoglio. «Siamo tutti colpiti da quello che è successo, ma siamo più coesi che mai - ha detto il vicepresidente - Abbiamo ancora tanto da fare in questa città». Stefàno ha parlato a nome della componente: «Il gruppo l’ho visto più unito che mai, è motivato ad andare avanti. Abbiamo ancora due anni per lavorare».

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