Ora la Roma ha una scuola in casa

Inaugurata a Trigoria la sezione distaccata dell'Istituto Scolastico Internazionale Giovanni Paolo II. Baldissoni: "Certi che i ragazzi apprezzino questa opportunità". L'ad della Lega Serie A De Siervo: "Complimenti al club giallorosso per la lungimiranza e attenzione verso la formazione dei giovani"
Ora la Roma ha una scuola in casa
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ROMA - L’educazione sempre più al centro della vita dei giovani romanisti. Ieri mattina al centro sportivo “Bernardini” di Trigoria il club giallorosso ha inaugurato il nuovo istituto scolastico (liceo scientifico con indirizzo sportivo) destinato ai tesserati del vivaio. Questa apertura giunge dopo cinque anni di sperimentazione con l’istituto che ha sede a Ostia.

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Baldissoni: "Opportunità apprezzata"

Nella struttura - un casale completamente ristrutturato e adibito esclusivamente a scuola - ci sono 5 classi e una palestra. Al momento sono iscritti 80 studenti. Il vicepresidente esecutivo Mauro Baldissoni, dopo aver tagliato il nastro, ha espresso grande soddisfazione: «La necessità di accompagnare la crescita dei nostri giovani calciatori anche e soprattutto fuori dal campo è stata fortemente sentita dal presidente Pallotta sin dal suo arrivo - ha spiegato - dopo un percorso sperimentale partito cinque anni fa siamo oggi orgogliosi di inaugurare una vera e propria sede scolastica autorizzata dal Ministero, proprio nell’anno in cui abbiamo formato i primi diplomati. Siamo certi che i ragazzi apprezzino questa opportunità e che si impegneranno al massimo per conseguire i loro successi negli studi»

Le parole dell'ad della Lega Serie A De Siervo

All’iniziativa è arrivato anche il plauso dell’Amministratore Delegato della Lega Serie A Luigi De Siervo: «Faccio i complimenti al club giallorosso e in particolare al Vicepresidente Esecutivo Mauro Baldissoni, che ha curato in prima persona la nascita di questa iniziativa. Curare la crescita e la formazione dei ragazzi è necessario perché non tutti potranno fare del calcio una professione, per cui è importante che insieme alle qualità calcistiche i ragazzi dei settori giovanili sviluppino anche le giuste competenze scolastiche. Promuovendo progetti di questo tipo le nostre società dimostrano ancora una volta lungimiranza e attenzione verso la formazione dei giovani dentro e fuori dal campo».


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