Fienga: "Nessun contatto con investitori. Totti e De Rossi? Scelte loro"

Le parole dell'amministratore delegato della Roma nell'assemblea degli azionisti
Fienga: "Nessun contatto con investitori. Totti e De Rossi? Scelte loro"© Bartoletti
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ROMA - È stato approvato l’aumento di capitale di 150 milioni di euro nell’ultima assemblea degli azionisti della Roma che si è tenuta oggi pomeriggio a Trigoria. Presenti sia il vicepresidente Mauro Baldissoni che l’amministratore delegato Guido Fienga, che hanno risposto alle domande degli azionisti presenti. 

Uno dei punti analizzati dall'amministrazione delegato, gli addii di Totti e De Rossi: "La società ha subito le loro scelte, non le ha prodotte. Da un punto di vista manageriale è doveroso lavorare sullo sviluppo della società con le persone ingaggiate. Totti è sicuramente è uno dei giocatori più importanti della storia della Roma, continua a essere uno dei nostri eroi, gli vogliamo bene, ma non fa più parte del gruppo della Roma e non possiamo tenerne conto. Rispettiamo la sua scelta. Se un giorno si volesse riavvicinare…". 

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Fienga ha poi risposto alle domande riguardo il possibile interessamento del gruppo Friedkin: "L’azionista (Pallotta, ndc) al proprio interno ha sempre analizzato la possibilità di rafforzare la propria posizione se questo aggiunge valore al progetto della Roma. La due diligence, però, viene fatta sull’equity dell’azionista stesso, il club, dunque, non ha avuto contatti con l’investitore. Il presidente Pallotta continua a confermarci la volontà di seguire lo sviluppo della società». E a proposito di crescita, Fienga spiega la strategia che seguirà il club nei prossimi mesi: «Il business plan da quando c'è la proprietà americana, ha l’obiettivo di aumentare la competitività della rosa in relazione alla crescita del fatturato. L’idea di intervenire sul mercato più di quanto riusciamo a coprire è perché crediamo di riuscire a valorizzare i calciatori. Dissento sull’idea che questo abbia indebolito la squadra nel tempo perché i risultati non dicono questo. Certamente può non dare stabilità, ma sta nella dinamica tipica di uno sviluppo del genere, soprattutto se gestita in concomitanza dei paletti del FFP. I nostri ricavi da un punto di vista commerciale sono cresciuti. Quelli da sponsorizzazione hanno fatto progressi importanti. Lo sforzo sta continuando anche per nuovi partner che prendano il posto di altri a cui abbiamo rinunciato per decreti legislativi. Tutti gli sponsor che si sono affiancati a noi negli ultimi due anni sono marchi internazionali e questo conferisce valore al brand Roma. La strategia è quella, ma accompagnata da una nostra azione che prevede una crescita di ricavi propri per compensare a una minore attività di mercato e raggiungere l’equilibrio patrimoniale".

Sui ricavi commerciali: commerciali invece e la maglia firmata Nike: "Siamo abbondantemente sopra il Milan che sulla parte tecnica ha 13 milioni. La Roma ha compiuto passi importanti nel mercato italiano e siamo secondi dopo la Juventus. Lo sponsor Nike è un contratto che ha un’estensione di 10 anni, riteniamo che abbia un valore superiore e questo ci spinge a rinegoziare".

Chiusura sul progetto stadio Tor di Valle: "Si continua a lavorare sul documento di convenzione urbanistica, non so dare dei tempi, abbiamo registrato un positivo intento ad arrivare ad una conclusione a breve. Si stanno esaurendo le tematiche da discutere, restiamo ottimisti che in tempi relativamente brevi si potrà concludere l’iter amministrativo".


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