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ROMA - In sette anni la Roma ha prodotto quasi mezzo miliardo di plusvalenze. Nella stagione 2018/19 i giallorossi hanno fatto segnare la cifra maggiore, con 130,1 milioni di euro provenienti dalle cessioni. Un'impresa? Assolutamente sì, e che la Roma dovrà cercare di ripetere per rispettare le regole del Financial Fair Play. Petrachi è già al lavoro per portare profitti dalle cessioni, per cercare di scongiurare le partenze dei big dopo un sanguinoso anno senza i ricavi della Champions League.
Il primo nome sulla lista partenti è quello di Patrik Schick, attaccante passato in prestito al Lipsia. L'ex Sampdoria in due stagioni alla Roma non ha avuto grandi fortune, con pochi gol segnati e tanti guai fisici. Nel club tedesco sembra invece essere rinato: smaltito il problema alla caviglia che lo ha fermato per due mesi, l'attaccante della nazionale ceca ha messo a segno ottime prestazioni con tre reti realizzate, due assist vincenti e un rigore procurato nelle ultime cinque partite. Numeri che confermano le qualità del giocatore, un rendimento che sta spingendo il Lipsia a riscattare il giocatore alla fine della stagione.
In Germania vorrebbero vederlo al Lipsia a titolo definitio già a gennaio, ma non sarà possibile: in caso di futuro trasferimento del calciatore entro il 1 febbraio 2020, la Roma dovrà riconoscere alla Sampdoria un importo pari al 50% del prezzo di cessione, con un minimo garantito di 20 milioni di euro.
Roma, Petrachi al lavoro su due obiettivi
Tutto rinviato a giugno, quando la Roma potrà incassare i ventinove milioni di euro del diritto di riscatto, oltre al mezzo milione che sta maturando dai bonus legati alle prestazioni di Schick. La sua cessione frutterà circa venti milioni di plusvalenza: puro ossigeno per il club giallorosso che sarà costretto a fare i salti mortali nell prossime finestra estiva di calciomercato.