Fonseca: "In Serie A il metro di arbitraggio non è uguale per tutte le squadre"

Le parole del tecnico giallorosso, alla vigilia della sfida di domani sera contro il Bologna: "Pastore non ha pienamente recuperato, sto pensando ad altri trequartisti. Lo spogliatoio? Lo gestisco da solo"
Fonseca: "In Serie A il metro di arbitraggio non è uguale per tutte le squadre"© Getty Images
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ROMA - Riscattare il brutto ko contro il Sassuolo e ritornare a far punti fondamentali per la lotta alla zona Champions League. La Roma domani sera scende in campo all'Olimpico contro il Bologna dopo il 4 a 2 subito la scorsa settimana a Reggio Emilia. Indisponibile Lorenzo Pellegrini per squalifica, Paulo Fonseca dovrà optare su un'altra soluzione sulla trequarti. il tecnico portoghese questo pomeriggio è intervenuto in conferenza stampa per presentare la sfida contro i rossoblù. 

Ha capito cosa è successo contro il Sassuolo?
"Sì. Come allenatore devo sempre analizzare le partite, come ho fatto sempre. È semplice capire cosa è successo".

Quali sono le condizioni di Pastore e Mkhitaryan?
"I due si sono allenati normalmente, ma Mkhitaryan sta un po' meglio rispetto a Pastore. Entrambi saranno convocati". 

 

Quando c'è una buona prestazione, in questi anni nella partia seguente c'è una brutta partita. Cosa fa l'allenatore per fare il salto di qualità?
"Stiamo lavorando per cambiare questa mentalità. Non è stato solo un problema di mentalità, abbiamo sbagliato tatticamente. io ho sbagliato tatticamente, i giocatori anche tecnicamente. È stato soprattuto un problema di approccio alla partita. Quando sbagli come abbiamo fatto noi nei primi due gol, la squadra ha perso equilibrio e solo dop l'intervallo siamo stati meglio in campo.  Abbiamo giocato una buona partita contro la Lazio  e poi una totalmente sbagliata contro il Sassuolo, abbiamo sbagliato tatticamente. La mentalità? Stiamo lavorando con i giocatori per capire che dobbiamo essere sempre ambiziosi se vogliamo vincere. Ho sentito molte volte che questa squadra ha ambizione. Abbiamo giocato tre o quattro partite senza questa mentalità, ma poi le altre - anche quando abbiamo perso - abbiamo avuto il giusto approccio".

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In questo momento il carisma di Kolarov può essere utile?
"Vediamo domani (ride, ndr). In questo momento ho uno o due dubbi per la partita di domani, per questo non voglio parlare dei giocatori di domani. Kolarov è un giocatore con grande mentalità, un vero leader dello spogliatioio. Può essere un'opzione". 

Cosa è successo a Reggio Emilia nello spogliatoio?
"Continuo io a gestire lo spogliatoio, da sempre. Non voglio parlare di quello che è successo dentro lo spogliatoio. Sono io a gestirlo. Siamo tutti uniti: la società, i giocatori e l'allenatore".

Il trequartista al posto di Pellegrini? Pastore può giocare titolare?
"È difficile. Abbiamo Mkhitaryan, Kluivert, Perotti. Pastore non è al meglio per cominciare la partita".

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Nella gara contro il Sassuolo l'arbitro è stato molto severo considerando il numero di ammonizioni. C'è una sorta di accanimento?
"In parte sono d'accordo. Noi non abbiamo perso per l'arbitro, ma perché non abbiamo giocato bene. Non mi piace parlare degli arbitri, ma devo dire che è difficile capire il perché una squadra come la Roma possa prendere così tanti cartellini gialli. Io ho visto molte partite della Serie A, e la linea d'arbitraggio non è la stessa per tutte le squadre. Noi non commettiamo così tanti falli cattivi da giustificare tutti quei cartellini gialli".

In che condizioni sono i nuovi giocatori?
"Perez e Villar sono due giovani con qualità ma hanno bisogno di adattarsi. Il calcio italiano è diverso da quello spagnolo: hanno bisogno di adattarsi alla Serie A.  Se giocheranno domani? Vediamo". 

Senza Diawara la Roma sembra aver perso equilibrio. Come si può ritrovare?
"Con un buon posizionamento. Diawara è un giocatore che dà equilibrio, ma penso che anche Cristante abbia la stessa capacità. Non ha senso inserire Mancini in mezzo al campo". 

Il colloquio che ha avuto a caldo con Dzeko al Mapei Stadium?
"In questi mesi avete capito che io non mento. Quando non voglio parlare di qualche cosa, lo dico chiaramente. Io non mento mai. Anche dopo la partita ho detto la verità. Dzeko mi ha detto di non parlare con l'arbitro. Era un consiglio di un giocatore. Non ho bisogno di mentire". 

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Sta pensando di proporre Kalinic spostando Dzeko nel ruolo da trequartista?
"Ho pensato a questa soluzione, ma non è facile cambiare il modulo della squadra. Puù succedere durante la partita, ma non credo accadrà dall'inizio". 

Affrontate una squadra che fa molto pressing, come pensa di uscire da questa morsa?
"Non è facile affrontare una squadra che marca uomo a uomo, squadre molto aggressive. Abbiamo affrontato il Verona che ha queste stesse caratteristiche e abbiamo fatto una buona partita. Con profondità e contro movimenti speriamo di far bene. Non è mai facile affrontare una squadra che marca uomo e uomo ed è aggressiva". 

Dzeko post Sassuolo ha dichiarato che alla squadra manca un po' di qualità. Perché la squadra non riesce a dare di più?
"Mi sembra che Dzeko abbia detto che tutti sono responsabili, non solo i più giovani. Onestamente non mi sembra fosse una critica ai giovani ma forse un consiglio. Dzeko in questo momento è il leader dello spogliatoio, non ho viste parole critiche alla squadra. La mancanza di qualità? Quando la Roma perde contro il Sassuolo è perché non la squadra non ha avuto qualità. È normale".


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