Zappacosta, smart working e rientro vicino. Zaniolo adesso vede l'Europeo

Tutti i giocatori dovranno seguire un programma di allenamento e di alimentazione durante i giorni liberi concessi da Fonseca. Il terzino può rientrare in gruppo
Zappacosta, smart working e rientro vicino. Zaniolo adesso vede l'Europeo
Jacopo Aliprandi
6 min

ROMA - Trigoria svuotata, appuntamento (forse) a domenica 15 marzo. La Roma dopo il rinvio della gara di Europa League contro il Siviglia ha deciso di evitare il maggior numero possibile di spostamenti dei suoi calciatori e ha concesso a tutti tre giorni di riposo. Che potrebbero aumentare vista l'ufficialità della sospensione delle competizioni europee. Tutti a casa, infortunati compresi, con regole rigide per evitare possibili contagi da Coronavirus. Relax con la famiglia, ma anche qualche esercizio per rimanere in forma. Lo smart working dei romanisti è stato organizzato dallo staff di Fonseca e dal nutrizionista di Trigoria: un programma di allenamento e di alimentazione che i giocatori dovranno rispettare accuratamente per evitare di rilassarsi in questi tempi di incertezza. 

Allenamento fissato (salvo ulteriori comunicazioni da Fonseca) a domenica, quando i giocatori dovranno riprendere a correre e sudare sui campi del Fulvio Bernardini. Scalpita Davide Zappacosta, che non vede l'ora di tornare a Trigoria per terminare il suo programma di recupero dalla rottura del legamento crociato anteriore del ginocchio destro. Il terzino in prestito dal Chelsea è fermo dallo scorso 4 ottobre, ha lavorato per sei mesi minuziosamente e senza affrettare i tempi e tra pochi giorni potrà tornare a lavorare con il gruppo. A gennaio ha ripreso a correre in campo, tra una settimana potrebbe rientrare in squadra per poi essere convocato alla ripresa del campionato, una volta usciti dall'emergenza Coronavirus. 

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Ne avrà ancora per qualche mese Nicolò Zaniolo, anche lui reduce dallo stesso infortunio di Zappacosta. Il ragazzo continua il programma di recupero, la sua visita di controllo a Villa Stuart prevista per oggi è naturalmente slittata ma da Trigoria sono tutti molto soddisfatti dell'approccio del ragazzo alla riabilitazione. Anzi, a volte sono anche stati costretti a frenare Nicolò, ansioso di tornare presto in campo. "Ci vorrà un anno per rivedere il vero Zaniolo - aveva dichiarato qualche giorno fa il padre Igor - Dovrà recuperare atleticamente ma anche mentalmente". Sicuramente dal punto di vista psicologico l'ormai probabile rinvio di Euro 2020 al prossimo anno non potrà che fargli bene. Perché nonostante il ragazzo non nutrisse più speranze di recuperare per la competizione prevista inizialmente a giugno, adesso potrà sgombrare la testa dalla delusione di non potervi partecipare.

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Anzi, Zaniolo è già entrato nell'ottica di recuperare al meglio dall'infortunio anche per candidarsi a una maglia azzurra per l'Europeo che potrebbe slittare al prossimo anno. "E se il campionato dovesse riprendere tra giugno e luglio (con proroga sui contratti dei giocatori), Nicolò riuscirebbe a giocare qualche gara?". Risposta negativa alla domanda di quache tifoso. La Roma non vuole affrettare i tempi e rischiare di perderlo nuovamente per fargli giocare qualche partita. Step by step, il club lo vuole per il ritiro a luglio per cominciare la preparazione alla prossima stagione che sarà per Zaniolo piena di stimoli: per il ritorno in campo con la Roma, ma anche per provare a riconquistare l'Europeo, prima perduto e (probabilmente) adesso ritrovato. Un piccolo sorriso in questo momento buio e triste per l'emergenza Coronavirus

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